Lazio, Lukaku: «Sono qui per fare il salto di qualità. Nervi tesi in allenamento? E' rimasto tutto in campo»

Lazio, Lukaku: «Sono qui per fare il salto di qualità. Nervi tesi in allenamento? E' rimasto tutto in campo»
di Valerio Cassetta
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Giovedì 28 Luglio 2016, 13:42
Presso il centro sportivo di Formello, Jordan Lukaku, nuovo acquisto della Lazio, è stato presentato alla stampa. Il terzino sinistro belga, arrivato dall’Ostende, ha parlato in conferenza insieme al direttore sportivo Igli Tare.




Il ds Tare ha detto:

«Siamo qui presentate il primo acquisto estivo, Jordan Lukaku. Lo seguo dai tempi dell’Anderlecht, quando faceva parte della seconda squadra che partecipò al club di Viareggio. Grazie ad un mio ex compagno  di nazionale mi sono sempre informato su di lui. L’abbiamo preso perché in quel ruolo eravamo alla ricerca di un giocatore con delle caratteristiche offensive e può imparare tanto nel calcio italiano. Può avere un grande futuro, ma dovrà metterci impegno e dedizione, il calcio italiano è molto difficile. Dipenderà da lui».




Successivamente, ha preso il microfono Lukaku:

«Buongiorno a tutti,  mi chiamo Lukaku. Gioco come terzino sinistro nel Belgio. Sono molto lieto di avere questo opportunità. Ci metterò tanta passione. sono venuto qui perché questo club mi permetterà di migliorare. Ho delle potenzialità offensive, ma migliorerò sul piano difensivo».



Differenze di calcio. «Si, è molto tattico il calcio italiano. Abbiamo un allenatore che si occupa della linea difensiva, mi dà dei consigli su come attaccare e difendere. E’ tutto più dettagliato. Ci concentriamo molto sull’avversario».


Mertens e Nainggolan. «Ho parlato con loro due Gillet. Ho parlato in generale del campionato, ma non della Lazio. Loro mi hanno raccontato della vita di Napoli e di Roma».


Romeu Lukaku. «Mio fratello non è entrato nei dettagli. Mi ha detto che era il momento di fare il salto di qualità e la Lazio può farmelo fare».


Punti di riferimento. «Marcelo ha delle caratteristiche che mi piacciono, è l’unico a cui mi ispiro, e abbiamo delle similitudini. Ho un grande carattere, ma non infastidisco avversario lontano dalle situazioni di gioco».


Spogliatoio. «Non c’è energia negativa, siamo tutti pronti a lottare, il presidente è venuto a dirci che dobbiamo dare tutto per questa maglia».


Qualità. «Sono un giocatore rapido e potente. Nell’uno contro uno riesco a dare il mio contributo sul piano offensivo e difensivo, ma dovrò migliorare. Il ricordo che ho de dilla Lazio è della finale Coppa Uefa persa contro l’Inter: è una società famosa in tutto il mondo».


Derby. «Non ho parlato con i compagni di squadra. Non c’è bisogno di essere romano per capire impotenza di queste partite».


Liti spogliatoio. «Siamo uomini e calciatori, ci sono dei contrasti e finiscono li. E’ rimasto tutto in campo, non si è andato oltre».




Ai tifosi. «Mi impegnerò al massimo per questo club. Spero di passare bei momenti insieme, darò tutto. Uscirò sempre dal campo con la maglia sudata».
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