Lazio: soldi, sponsor e stadio. Rinnovato l’accordo con la Macron: 20 milioni in 5 anni

Lazio: soldi, sponsor e stadio. Rinnovato l’accordo con la Macron: 20 milioni in 5 anni
di Alberto Abbate e Emiliano Bernardini
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Giovedì 9 Febbraio 2017, 07:30
Pioggia di milioni sul bilancio. Il rinnovo con la Macron (sponsor tecnico) sino al 2022 fa respirare la Lazio in vista del prossimo mercato e anche dei prolungamenti contrattuali. Imminente la firma di Biglia: «Non è congelata, è tutto fatto», giura Lotito. Quasi tre milioni a stagione, compresi i bonus, sforato un tetto ingaggi lungo 13 anni. Chissà che, con questi nuovi introiti, il capitano non sia solo un caso “big” isolato, ma l’inizio di un percorso di nuove buste paga al rialzo per trattenere a Formello tutti i campioni. Intanto, grazie allo sponsor tecnico: dopo mesi di trattative, arriva la fumata bianca e l’annuncio a 3,2 milioni a stagione. Raddoppiate quindi le cifre concordate nel 2012 con un quinquennale da 10 milioni sino al 2017. Perché oltre i sedici milioni fissi, ce ne saranno altri quattro certi fra bonus e royalties per un totale di 20. E potranno diventare addirittura venticinque, qualora s’incastrassero nel frattempo diverse opzioni e situazioni. 
 
Il primo passo del prolungamento della partnership saranno il restyling dei Lazio Style 1900 Official Store e l’individuazione di nuovi punti vendita nella città di Roma: «Il nostro ufficio stile continuerà a progettare collezioni di grande sartorialità e tecnicamente all’avanguardia, esaltando il prestigio di uno dei club italiani di più grande storia e forte tradizione. Siamo certi che il nuovo accordo saprà regalare, sia a noi che alla Lazio, numerosi successi», promette l’ad Macron, Gianluca Pavanello. Il club biancoceleste nei mesi scorsi aveva strizzato l’occhio anche a New Balance e soprattutto Adidas, ma alla fine il matrimonio con Macron continua: «Perché – spiega Lotito – abbiamo in programma un ulteriore sviluppo della rete commerciale e progetti importanti, che andranno al di là della semplice sponsorizzazione tecnica». Il clamoroso retroscena riguarda la partecipazione dello sponsor in un futuro ed eventuale progetto stadio. Il presidente biancoceleste infatti continua a rimanere in silenzio al riguardo, ma lavora nell’ombra, seguendo passo passo quello che succede dall’altra sponda del Tevere: se la Roma riuscirà nella sua impresa, anche la Lazio passerà al contrattacco. 

Intanto meglio guardare al presente dell’Olimpico, dopo la decisione del Viminale di «superare le attuali barriere». Risponde, Lotito: «Ne prendo atto, è una decisione governativa». Del ministro Minniti, che martedì ha dato il mandato al capo della Polizia, Franco Gabrielli. Proprio lui che, prefetto nel giugno 2015, su segnalazione di Lotito, aveva alzato le barriere. Al posto delle quali ci saranno comunque quasi 200 stewards (a seconda del rischio del match) e centinaia di telecamere a garantire il controllo. Quello che il presidente spera ancora di avere sulla Lega, tramite Berretta: «Non è un mio uomo e sulla candidatura di Veltroni non esprimo giudizi». Scongiura il commissariamento, Tavecchio, in odore di rielezione in Figc il prossimo 6 marzo. Anche qui l’uscente consigliere Lotito tiene gli occhi aperti. Si sa mai venisse messa a rischio la “legge sulla multiproprietà e la parentela” e quindi l’eventuale convivenza in A della Salernitana. Gongola, il presidente, dopo la sestina rifilata a Pescara. Storico il poker centrato da Parolo: per festeggiarlo ecco un’altra cena offerta dal centrocampista a tutta la squadra.
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