FORMA
Sarà difficile vederlo contro il Milan in campo, ma il portoghese sogna una corsa contro il tempo. Inzaghi non vorrebbe rischiarlo, anche perché l’anno scorso s’erano palesati diversi problemi muscolari a tormentarlo. Con allenamenti così precari, Nani ancora si esporrebbe a nuovi calvari. Tuttavia il tecnico da oggi lo osserverà per tutta la settimana, poi deciderà se convocarlo per la sua prima. Al massimo ogni discorso verrebbe rinviato di quattro giorni, c’è l’esordio in Europa col Vitesse a far scovare altre motivazioni. Nani non vede l’ora di farsi ammirare dai suoi nuovi tifosi, i brasiliani oggi gli spiegheranno quanto sono calorosi e pretenziosi. Ma il suo sudore nei due giorni di riposo dei compagni fa capire come Nani non sia certo venuto nella capitale a fare i bagni. S’è persino accordato col ct Fernando Santos per esimersi dagli impegni della Nazionale lusitana contro Far Oer e Ungheria e ritrovare la forma a Roma fra l’erba e la Foresteria. Già perché Nani sta ancora cercando casa, sarà la moglie Daniela Martins ad avere l’ultima parola, non deciderà da solo. Qualcuno già ironizza: «Andrà a Ponte Mammolo».
SPERANZA
C’è chi già freme per ammirarlo contro il Milan, tutta la Serie A è curiosa di vederlo all’opera. Perché la sua fama lo precede, poi però bisognerà vedere di cosa è davvero ancora capace il suo piede. I numeri restano dalla sua parte: nonostante diversi acciacchi negli ultimi due anni, 99 match all’attivo tra club e nazionale. Dodici gol e altrettanti assist al Fenerbahce in 45 apparizioni, 26 totali in Spagna con cinque reti e otto passaggi vincenti. In mezzo 26 presenze e nove centri nella galoppata alla vittoria dell’Europeo in Francia nell’estate del 2016. Insomma Nani resta devoto al divino assist, ma guai a regalargli una palla sotto porta, 81 volte in carriera l’ha sempre rotta. Immobile intanto si frega le mani pensando a suoi passaggi, Inzaghi invece all’idea di rivedere finalmente fantasia e imprevedibilità sulla trequarti. E’ ossigeno puro Nani, visto che Felipe non respira sulla fascia ormai dal 31 luglio, dopo l’amichevole col Leverkusen. Il brasiliano sta lavorando sodo per superare la fastidiosa tendinopatia, dovrebbe rimettersi a correre nella terza settimana di settembre. Ci proverà per il Sassuolo, ma è forte il rischio di rivederlo addirittura dopo la seconda sosta, il 14 ottobre con la Juve. Sino ad allora non ci si potrà muovere dal 3-5-2, sperando che per sbirciare il 4-2-3-1 o l’albero di Natale non bisogni attendere l’asinello e il bue.
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