Lazio, caos allenatore: Lotito vuole Prandelli, Tare sogna Ventura

Lazio, caos allenatore: Lotito vuole Prandelli, Tare sogna Ventura
di Alberto Abbate e Emiliano Bernardini
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Sabato 28 Maggio 2016, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 16:37
Ace Ventura: c'è un asso, ormai neanche troppo nascosto, nelle tasche di Lotito che spariglia le carte di Prandelli. Dopo 5 giorni d'attesa e un blitz solitario a Roma non è stato ancora dato a Cesare quello che doveva essere di Cesare. Da lunedì c'è l'accordo totale economico (biennale a 1,5 più bonus), sullo staff (Pin, il figlio, Pintus e Renzo Casellato) e le cessioni (Candreva e Keita), eppure l'ex Ct della Nazionale non firma e non lo farà nemmeno in questo week-end. Perché? Lotito in un primo momento aveva indicato Ventura, e in riva al mare sulla Pontina lo aveva incontrato. L'ex tecnico del Torino è anche il profilo che più piace al ds Tare. Ventura però è promesso sposo della Nazionale e Lotito lavora anche su questo fronte. Tutti i tasselli sembravano finire al loro posto ma ecco che cambia qualcosa. La situazione, inevitabilmente si riflette in casa Lazio acuendo ancor di più le spaccature esistenti. Non è un mistero che il presidente vada da una parte e il ds da un'altra. Il caos, non casuale, ha bloccato dunque quell'annuncio che sembrava imminente.

L'ATTESA
Dalla Figc continuano a trapelare rumors univoci sul prossimo annuncio dell'ex tecnico del Torino, ma sino al 7 giugno, quando si riunirà il consiglio federale e probabilmente sarà ufficializzato il nuovo ct azzurro, tutto può succedere. Anche che Pioli trovi una sistemazione, liberando la Lazio da quei due milioni lordi di stipendio che non fanno dormire sonni tranquilli al patron biancoceleste che sta smuovendo mari e monti per sistemare Stefano da Parma. Prandelli è stato rassicurato al telefono da Lotito. Cesare a Firenze però ha capito il giochetto, lui resta tranquillo sapendo di essere il prescelto. E di sicuro così sarà. Anche Inzaghino resta appeso: bloccata, dopo l'incontro d'addio di martedì sera a Villa San Sebastiano, la sua firma col Carpi o con la Salernitana. Assurdo, perché già quando gli aveva consegnato la panchina, la Lazio sapeva di volerlo salutare a fine stagione. Non a caso, aveva già incontrato in gran segreto Ventura e fatto i primi sondaggi con Prandelli. Che adesso, è brutto dirlo, agli occhi dei tifosi sembra essere solo un'alternativa. Per lo meno però solo rimandato, a differenza di Sampaoli bocciato in un flash. Di sicuro però in questo intrigo, nessuno sta facendo una grande figura.