Lazio, nostalgia Kolarov: «Vorrei tornare»

Lazio, nostalgia Kolarov: «Vorrei tornare»
di Alberto Abbate
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Lunedì 26 Giugno 2017, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 15:24
ROMA «Un giorno mi piacerebbe tornare. Roma mi è rimasta nel cuore». Il retroscena è che Aleksandar Kolarov sta di nuovo cercando casa nella Capitale: «Forza Lazio e un saluto a tutti i tifosi». Trentuno anni e non sentirli affatto. Il fisico statuario, la Premier lo ha reso indistruttibile e persino dorato. Due scudetti, Coppe d'Inghilterra e non solo, dall'addio biancoceleste una plusvalenza per Lotito di 18,5 milioni: «A Manchester ho vinto tutto, ma l'Italia è un'altra cosa». Dal Forte Village Resort parla con Tare al telefono. Il rapporto d'amicizia è rimasto intatto: «Non stai cercando un terzino? - scherza - Eccomi, sono pronto. Adesso posso pure fare il centrale». Chiude la cornetta, il serbo, e si lascia scappare: «Secondo me alla fine lo prendono Gomez». Confidenza o personale considerazione? La trattativa resta difficilissima, ma Kolarov confida nel suo ex ds: «Sono sicuro che la Lazio allestirà una buona squadra per l'Europa League». Se lo augura perché lui è il primo supporter d'Inzaghi: «Ho visto diverse partite quest'anno. Simone ha fatto una grande stagione, la sua squadra gioca davvero bene». Kedziora o Castagne? Macché, ci sarebbe Kolarov, se non fosse per 5 milioni di stipendio. Fra un anno però sarà a scadenza e chissà che il sogno non possa diventare una scelta del cuore. I laziali non l'hanno dimenticato, perché Kolarov ha il veleno della passione dentro. Un gigante buono, con un fucile al posto del piede. Eppure, non siate troppo nostalgici del miglior giocatore balcanico del 2011, Aleksandar ha già in serbo il suo erede: «Milinkovic è un fenomeno, è il futuro della Lazio e della Nazionale».