VUOTO A PERDERE
L'ultima immagine è quella del 25 settembre, sfida contro l'Empoli. Un silenzio quasi surreale e quei due urli ai gol di Keita e Lulic dei poco più di dodici mila presenti. Quanta nostalgia rispetto al 12 aprile quando ad intonare il loro canto libero c'erano quasi 50 mila laziali sempre nella sfida contro l'Empoli. L'Olimpico da caldo e colorato è diventato gelido. Il poco feeling con la società è cosa orma nota e di certo non ha giovato il tradimento di Bielsa sul filo del rasoio. A tutto questo però va aggiunto l'inasprimento delle norme sulla sicurezza volute dal Questore. Tornelli, vetri di separazione, parcheggi inesistenti e le multe in caso di cambio del posto. Il dato che deve far riflettere è che si sono persi almeno 40 mila tifosi per strada. Recitate un mea culpa. Tutti. Nessuno escluso. Stefano Pioli era riuscito a far rinnamorare di nuovo i laziali, il terzo posto è stato il regalo più grande. Poi di nuovo l'allontanamento.
CALDO ABBRACCIO
La Lazio di Inzaghi, nata all'improvviso, sta provando a far ubriacare di nuovo i suoi tifosi. Il cuore in cui fare breccia è una pietra sempre più dura. E lo dimostrano gli appena duemila tagliandi venduti per la gara di domenica contro il Bologna. La Lazio ha lanciato anche la promozione #portaunaquilottoallostadio con la quale gli under 14 pagano soltanto un euro. L'obiettivo è quello di puntare sulle nuove generazioni. Sperando che siano proprio loro a stringere in un caldo abbraccio i ragazzi biancocelesti. I dati però non sono confortanti. Al momento saranno all'incirca nove mila i tifosi che riempiranno l'Olimpico domenica. I tesserati, sono su per giù sette mila. Un dato certo non c'è visto che la società ha deciso di oscurarli, non comunica più nulla di ufficiale da quando a luglio seppe che solo 11 tifosi si erano abbonati. Il paradosso però è che quando gioca in trasferta i biancocelesti hanno sempre un grande seguito. Basta riguardare le immagini di Udine e d'Immobile che corre sotto il settore ospiti in festa. Ora c'è bisogno di ripopolare anche l'Olimpico. I gol di Keita, del Ciro Nazionale, le coperture di de Vrij e i giovani Primavera hanno bisogno di avere anche loro di un canto libero. Perché la Lazio, già domenica potrebbe trovarsi seconda in classifica.
Emiliano Bernardini
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