Lazio, Pioli: «La nostra stagione non è ancora finita, domani vittoria a tutti i costi»

Lazio, Pioli: «La nostra stagione non è ancora finita, domani vittoria a tutti i costi»
di Emiliano Bernardini
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Venerdì 5 Febbraio 2016, 14:27 - Ultimo aggiornamento: 16:37

Dopo la disastrosa notte di mercoledì contro il Napoli, la Lazio torna subito in campo. Domani per i biancocelesti c'è l'insidiosa trasferta di Genova. Contro i rossoblù c'è la necessità di tornare alla vittoria per non cadere nuovamente in crisi.  «Quello che mi aspetto è una grande reazione, non siamo riusciti a fermare la capolista e a dare i risultati. La prestazione non è stata così insufficiente come è stata descritta, ma bbiamo perso. Ci aspetta un ambiente carico, affrontiamo una squadra difficile. Non fa bene a nessuno, a noi e al nostro ambiente. Non mi chiedete se era giusto quello che ha fatto l'arbitro, ho la mia opinione, bisogna fare in modo di far tornare i tifosi. Invece stiamo facendo il contrario e si sta facendo di tutto per allontanare i tifosi».

Stimoli.  «Siamo indietro rispetto a quello che vogliamo e che dovevamo fare. Guardare troppo indietro non ci serve, stiamo pagando caro il calo di novembre e dicembre. Nelle ultime 11 abbiamo perso due partite contro le più forti d'Italia. COn le altre ce la siamo giocata. Dobbiamo fare bene da qui alla fine, a partire da domani.

Primo passo per ripartire? «Giocare con grande agonismo, giocare pallone su pallone, dobbiamo essere attenti e più veloci rispetto all'ultima partita».

Società e tifosi. «Quando ho detto così dico che noi siamo i primi a non aver ricreato entusiamo e passione che il nostro popolo merita, poi ci sono state le barriere, le squalifiche che condizionano. Il calcio è uno spettacolo, è meglio farlo con i tifosi. I responsabili siamo anche noi».

Le difficoltà. «Le difficoltà iniziali, non mi aspettavo un'estate del genere. Ci conoscevamo, sapevamo gli obiettivi, non mi aspettavo di presentarci alla prima di campionato senza aver mai vinto. Troppi infortuni poi, non possono essere messi da parte. Ci eravamo ripresi, purtroppo è arrivato novembre. Ma stiamo tirando le somme troppo presto, il campionato non è finito. L'Europa è difficile, ma fino a quando non ci sarà la certezza matematica dobbiamo credere al nostro obiettivo».

Klose. »Non dobbiamo fare confusione, ho detto che quando giochiamo con due attaccanti lui è quello che torna più dietro. Ma da solo ha giocato come terminale offensivo, ha cercato di sfruttare le occasioni con il Napoli che non sono state tanti».

Galatasaray. I nostri impegni prossimi sono in campionato, abbiamo Genoa e Verona, poi l'Europa League. Dobbiamo giocare al massimo». 

Ancora sui tifosi. «Stiamo facevando valutazioni di una stagione non ancora conclusa. Alla fine non mi tirerò indietro nel fare delle valutazioni. Se poi dovessimo vincere qualcosa cosa direbbe? Non siamo partiti sapendo di de Vrij, aveva avuto un'operazione all'adduttore che non faceva presagire al problema al ginocchio. Il preliminare l'ha giocato senza problemi al ginocchio».

Il calendario. «Tornare in campo subito ci può fare solo che bene. Il Genoa è spinto molto dal proprio ambiente, gioca un calcio aggressivo, fisico, ma vogliamo ripartire. Nell'ultimo perioso abbiamo fatto cose bene, abbiamo dimostrato di essere all'altezza. Il Genoa ha preso dei giocatori nuovi, non so chi giocherà domani». 

Zero tiri in porta.  «Qualche difficoltà l'abbiamo avuta, anche se ultimamente abbiamo segnato due gol a partita. Siamo mancati in velocità, se diamo la possibilità agli avversari di riposizionarsi allora andiamo in difficoltà. Dobbiamo attaccare di più la profondità».

 

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