Lazio, fermata Sampaoli: l'ex ct del Cile giudica bassa l'offerta dell'Espanyol. Lotito non si smuove dai suoi 2 milioni l'anno

Jorge Sampaoli a Roma
di Alberto Abbate e Emiliano Bernardini
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Sabato 14 Maggio 2016, 09:31 - Ultimo aggiornamento: 13:07
Intrecci amorosi e continui colpi di scena: Sampaoli, panchina, Barcellona. Nuova puntata di un film che sembra scritto da Woody Allen. Jorge aveva smentito giovedì pomeriggio la verità di fronte all’evidenza: «Non andrò in Spagna». Ieri mattina rieccolo sbugiardato da uno scatto all’aeroporto di Fiumicino. Come preannunciato dai primi rumors cileni, blitz dell’ex ct in Catalogna per parlare con l’Espanyol. In realtà, già il giorno prima s’era consumato un confronto di oltre due ore a Roma con i dirigenti Baresi e Gomez all’hotel forum. Non erano suoi collaboratori, ma missionari catalani col compito di convincere l’allenatore con un triennale. A Barcellona restano disillusi sull’esito positivo della trattativa: «Solo una visita di cortesia - titolavano nel pomeriggio Sport e As - perché ormai è tutto chiuso con la Lazio». A Formello smentiscono nella maniera più assoluta, c’è un’abissale distanza economica di oltre un milione. Che colmerebbe invece il Valencia, garantendo all’argentino un contratto di 3 milioni più la clausola di 860mila euro da versare alla ANFP (Asociación Nacional de Fútbol Profesional, ndr.). In realtà in Cile in queste ore sviscerano anche altri poco simpatici aneddoti di Sampaoli, che non avrebbe pagato ancora i premi ai giocatori dopo la vittoria della Coppa America, dopo aver ricevuto ben quattro milioni a settembre con tutto il suo staff formato addirittura da 18 uomini.  E meno male che, per Lotito, erano troppi gli otto elementi (ridotti a 4) di Prandelli.

CONSULTAZIONI
Il ritorno a Roma da Barcellona in serata, Sampaoli stanotte aspettava ancora la Lazio. Alle ore 22 previsto il volo di rientro per Santiago del Cile, difficilmente con la fumata bianca. Lotito prende tempo e procede con le consultazioni. Vuole aspettare persino la partita di domenica, l’ultima di Klose. E di Inzaghi? Non è ancora detta la parola fine, Simoncino spera di restare con sei vittorie in 8 giornate e ha le sue chance. Nonostante il presidente biancoceleste stia proseguendo a fare sondaggi con chiunque: nella sua testa resta in pole Prandelli, ma s’informa su Gasperini, Ventura e chi più ne ha ne metta. E’ il suo solito giochino dei casting, a Lotito piace avere in mano la regia della panchina. Specie ora che, per la prima volta in 12 anni di gestione, ha deciso di mettere sul piatto due milioni di budget. Ironia del destino, è rimasto colpito da Sampaoli, ma lui gli ha chiesto la luna.

IL RETROSCENA
Oltre l’ingaggio elevato anche precise indicazioni di mercato.
Per il centrocampo vuole assolutamente Medel, il cileno dell’inter potrebbe rientrare in un giro di scambi con Biglia a lungo corteggiato da Mancini. In difesa vuole un altro suo suo uomo: Josè Mauel Rojas centrale difensivo che attualmente gioca in argentina con il Belgrano. Sempre per il reparto arretrato, dalla Francia rimbalza il nome di Ecuele Manga. Centrale classe 1988 del Cardiff City. Ha una valutazione di 5 milioni di euro ed è seguito anche da West Ham, Swansea, Crystal Palace e Siviglia. Per l’attacco il nome caldo è quello di Lapadula. Mercoledì c’è stato un colloquio segreto col presidente del Pescara Sebastiani. Sulla punta si sarebbe fiondato il Leicester di Ranieri pronto ad offrire 25 milioni di euro. Cifra che sbaraglierebbe la concorrenza, Juve compresa. In standby Immobile, aspettando le mosse del Torino. Resta alla finestra anche Pazzini come attaccante di riserva, ha lo stesso procuratore d’Inzaghi.
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