Lazio, sprint Champions League: in una settimana due gare su tre in casa

Lazio, sprint Champions League: in una settimana due gare su tre in casa
di Daniele Magliocchetti
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Mercoledì 17 Gennaio 2018, 07:30
Si riparte. Sempre con più consapevolezza, ambizione e un pizzico di presunzione. La Lazio di Inzaghi guarda davanti a sé, si prepara al prossimo trittico di gare con Chievo, Udinese e Milan osservando direttamente cosa accade a Inter e Roma, a cominciare già da domenica nello scontro diretto e nelle prossime giornate, con la speranza non solo di prendere qualche vantaggio dalle due per la corsa Champions, ma anche, perché no, di rosicchiare qualche punticino a Napoli e Juve. E vedere cosa succede. Nello spogliatoio laziale, c’è sempre la forte sensazione di aver subìto qualche ingiustizia di troppo, l’obiettivo resta quello di pensare gara per gara, ma ogni tanto la mente va e ci si proietta a qualche partita più in là, con il desiderio di provare a fare filotto e presentarsi al massimo alla sfida del San Paolo del 10 febbraio con il Napoli. Un compito proibitivo, vedendo la situazione attuale, ma questa è una partita che a Formello è molto sentita, soprattutto per cosa accadde nella gara d’andata, con i biancocelesti che dominarono i partenopei e in vantaggio di un gol si dovettero rassegnare per gli infortuni a catena dell’intero reparto arretrato con Inzaghi che fu costretto a rivedere in corsa piani e formazione. 

UN BEL VANTAGGIO
Prima di quella gara, che a Formello è molto attesa, il tecnico laziale si prepara ai prossimi incontri con umiltà e la dovuta cautela. La conferma del campo, dopo la piccola sosta invernale, anomala rispetto agli altri anni e quando giocano le nazionali, più che altro perché nessuno si è allenato, rimane sempre un’incognita. Lo staff tecnico e medico hanno programmato ogni cosa e studiato ogni dettaglio in proposito, anche quella di partire con un certo ritmo al ritorno agli allenamenti. La condizione della squadra dopo qualche leggero test effettuato in questi due giorni è buona e non ci dovrebbero essere sorprese. Inzaghi ha stilato una sua tabella e, sfruttando lo scontro diretto tra Roma e Inter, confida molto di raccogliere il massimo dei punti nelle prossime tre gare. E’ questo l’obiettivo principale. Quasi un’ossessione. Per riprendere da dove aveva terminato e non avere intoppi, ma anche per una piccola soddisfazione personale, considerato che battendo il Chievo, ma soprattutto l’Udinese, il recupero della dodicesima giornata d’andata, potrebbe aggiungere tre punti preziosi per battere il record di Petkovic che nel 2012/13 chiuse il giro di boa a 40 punti. E poi perché facendo sei punti nelle prossime due gare scavalcherebbe l’Inter e agguanterebbe il terzo posto in solitario, a meno che non accada prima. Due successi, inoltre, darebbero alla Lazio un ulteriore slancio per la Champions League. Una motivazione pazzesca. 

L’UOMO IN PIU’
L’allenatore biancoceleste si vuole giocare alla grande questa corsa all’Europa che conta, senza minimamente trascurare la coppa Italia e l’Europa League per questo è felice dell’arrivo di Caceres e dei ritorni di Wallace e Felipe Anderson. L’uruguaiano è la grande novità dell’inizio del 2018, ma il fantasista brasiliano, senza dimenticare Nani, potrebbe rappresentare la vera mina vagante. I suoi guizzi e le sue accelerazioni darebbero alla Lazio ancora più brio e imprevedibilità. Ed in questo senso non è da escludere qualche cambiamento anche nell’assetto tattico. Inzaghi difficilmente rinuncerà al 3-5-2, ma se Felipe dovesse dare dei segnali più che confortanti dal punto di vista della condizione rispetto a quello che di buono ha già fatto vedere, alla lunga tenerlo fuori sarà davvero dura. Allo stesso tempo, non sarà facile mantenere l’equilibrio di squadra, mettendo contemporaneamente dentro Luis Alberto, Felipe Anderson e Immobile, ma il tecnico ci sta già lavorando da un po’ e qualche idea in mente ce l’ha già. Continuando con la difesa a tre, rinunciando a uno tra Parolo e Lulic, con il 3-4-1-2, oppure riproporre ogni tanto il 4-3-3. E con l’arrivo di Caceres tutto diventa un po’ più semplice e fattibile anche dal punto di vista tattico e organizzativo. Insomma, le idee e la motivazione per fare bene e meglio anche della Lazio di Pioli, pure nei risultati, non mancano affatto, basta solo metterle in pratica e proseguire sulla strada già tracciata nel girone d’andata. Inzaghi è sempre più convinto di potersi superare e sorprendere di nuovo tutti. Ma tutto dipende da quello che succederà in questo mese di gennaio. 
 
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