Lazio, stasera il primo passo per cancellare la delusione del derby

Lazio, stasera il primo passo per cancellare la delusione del derby
di Alberto Abbate
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Giovedì 23 Novembre 2017, 07:30
Doppio passo per dribblare il derby. Il primo stasera: «In Europa abbiamo l’obbligo di fare una buona gara già prima della Fiorentina». Qui o si rifà subito, la Lazio, oppure rischia di rimetterci tutta la stagione. Lo sa bene, Inzaghi, per questo non accetta alibi: «L’errore più grave è cercare scuse, adesso. Molti addetti ai lavori sostengono ci sia stato un arbitraggio casalingo sabato, compreso il rigore di Kolarov, ma abbiamo perso solo perché abbiamo commesso due ingenuità folli come l’anno scorso all’andata».
 
Ora Vitesse e Fiorentina per dimenticare la debacle con la Roma, come l’anno scorso appunto successe con Samp e ancora con i viola il 18 dicembre. In questo caso il riscatto è anticipato a novembre: «Mi aspetto una grandissima reazione come dopo il Napoli. Lo so che per i nostri tifosi non è uguale perdere il derby, ma dobbiamo ripartire più forti e maturi di prima. Una sconfitta dolorosa può essere anche un’iniezione per il futuro». Ha lavorato sulla testa della squadra, il mister, da 16 mesi a questa parte è sempre riuscito nel lavaggio dei cervelli biancocelesti. 
RECORD 
Una vittoria stasera conta, eccome. Per centrifugare le scorie e ricordare la strada percorsa prima dell’ultima batosta. La Lazio è l’unica delle 48 partecipanti a punteggio pieno nel gruppo K. Nella storia del trofeo solo nove volte (e a otto club) è successo di chiudere le sei gare di qualificazioni con 18 punti all’attivo. E Inzaghi vuole mantenere l’imbattibilità biancoceleste da 26 turni nei gironi di Europa League (16 vittorie e dieci pareggi), nonostante la qualificazione ai sedicesimi sia già aritmetica per la quinta partecipazione consecutiva. Stasera dunque si giocherà ancora per la storia, nuovi record, migliori ranking e bilancio (un successo vale circa 360mila euro), non solo per lasciarsi alle spalle la stracittadina. In ballo poi c’è pure l’onore. Perché sarebbe un oltraggio demotivante perdere con gli olandesi, a secco di successi in Europa da dieci partite (due pari e otto sconfitte) e otto trasferte  (quattro x e quattro ko). 
FORFAIT 
A riposo Radu, Leiva e Immobile. Dall’esordio la Lazio, anche col turnover, non ha mai pagato dazio. In rimonta il 3-2 biancoceleste all’andata. Unico precedente ufficiale, poi un’amichevole di beneficenza del 1993 ad Arnhem, dove il club orange s’impose per 3-1 con Cocu e Bergkamp.. Di Negro l’unica rete laziale a trafiggere Raimond van der Gouw, attuale preparatore dei portieri del Vitesse. Che difendeva i pali dello United nel ‘99, quando la Lazio si aggiudicò la Supercoppa Europea col graffio di Salas. Adesso è l’ex red devil Nani a voler riportare la Lazio a certi livelli internazionali: «Ce la giocheremo sino alla fine con tutte in questo torneo e io dimostrerò il mio valore». Stasera dovrà mandare in porta il baby Palombi, soffierà il posto a Luis Alberto che, a sorpresa, tornerà come in estate in regia. Con lui Basta, Crecco, Murgia e Lukaku. Dietro Bastos in cerca di rivincita, con Luiz Felipe e Patric davanti a Vargic all’esordio in porta. Per dimostrare che almeno fra i pali (in panca i Primavera, anche per i forfait di Wallace, Di Gennaro, Felipe e Caicedo) la coperta non è corta. 
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