Ora Vitesse e Fiorentina per dimenticare la debacle con la Roma, come l’anno scorso appunto successe con Samp e ancora con i viola il 18 dicembre. In questo caso il riscatto è anticipato a novembre: «Mi aspetto una grandissima reazione come dopo il Napoli. Lo so che per i nostri tifosi non è uguale perdere il derby, ma dobbiamo ripartire più forti e maturi di prima. Una sconfitta dolorosa può essere anche un’iniezione per il futuro». Ha lavorato sulla testa della squadra, il mister, da 16 mesi a questa parte è sempre riuscito nel lavaggio dei cervelli biancocelesti.
RECORD
Una vittoria stasera conta, eccome. Per centrifugare le scorie e ricordare la strada percorsa prima dell’ultima batosta. La Lazio è l’unica delle 48 partecipanti a punteggio pieno nel gruppo K. Nella storia del trofeo solo nove volte (e a otto club) è successo di chiudere le sei gare di qualificazioni con 18 punti all’attivo. E Inzaghi vuole mantenere l’imbattibilità biancoceleste da 26 turni nei gironi di Europa League (16 vittorie e dieci pareggi), nonostante la qualificazione ai sedicesimi sia già aritmetica per la quinta partecipazione consecutiva. Stasera dunque si giocherà ancora per la storia, nuovi record, migliori ranking e bilancio (un successo vale circa 360mila euro), non solo per lasciarsi alle spalle la stracittadina. In ballo poi c’è pure l’onore. Perché sarebbe un oltraggio demotivante perdere con gli olandesi, a secco di successi in Europa da dieci partite (due pari e otto sconfitte) e otto trasferte (quattro x e quattro ko).
FORFAIT
A riposo Radu, Leiva e Immobile. Dall’esordio la Lazio, anche col turnover, non ha mai pagato dazio. In rimonta il 3-2 biancoceleste all’andata. Unico precedente ufficiale, poi un’amichevole di beneficenza del 1993 ad Arnhem, dove il club orange s’impose per 3-1 con Cocu e Bergkamp.. Di Negro l’unica rete laziale a trafiggere Raimond van der Gouw, attuale preparatore dei portieri del Vitesse. Che difendeva i pali dello United nel ‘99, quando la Lazio si aggiudicò la Supercoppa Europea col graffio di Salas. Adesso è l’ex red devil Nani a voler riportare la Lazio a certi livelli internazionali: «Ce la giocheremo sino alla fine con tutte in questo torneo e io dimostrerò il mio valore». Stasera dovrà mandare in porta il baby Palombi, soffierà il posto a Luis Alberto che, a sorpresa, tornerà come in estate in regia. Con lui Basta, Crecco, Murgia e Lukaku. Dietro Bastos in cerca di rivincita, con Luiz Felipe e Patric davanti a Vargic all’esordio in porta. Per dimostrare che almeno fra i pali (in panca i Primavera, anche per i forfait di Wallace, Di Gennaro, Felipe e Caicedo) la coperta non è corta.
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