Lazio-Torino: che Var-gogna allo stadio Olimpico

Giacomelli consulta la Var
di Alberto Abbate
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Martedì 12 Dicembre 2017, 11:05 - Ultimo aggiornamento: 13:17

Var-gogna all'Olimpico. E' la classe arbitrale a finire sul banco degli imputati: «Ormai gli errori contro di noi sono un'abitudine, col Torino si è perpetrato un grosso scandalo. Ora basta, non ci stiamo più ad essere danneggiati tuona il ds Tare perché siamo arrivati a questo punto senza rubare nulla, con un gioco bello e una squadra che ha meritato tutto. Vogliamo continuare ad essere artefici del nostro destino, non è possibile che a deciderlo siano gli altri a tavolino». Al diesse non va giù in particolare il diverso trattamento dei due episodi chiave del match: «Giacomelli non ha voluto rivedere il penalty, questo mi fa pensare male.
 


Il Var va chiamato sia per il rigore chiarissimo che per il contrasto di Immobile con Burdisso. Lo stesso difensore ha detto poi a Giacomelli che non era stato toccato da Ciro, ma lui ha voluto fare di testa sua e ha ribadito che decideva lui. Per la Lazio c'era una grossa chancedi fare un passo enorme in classifica, invece l'arbitro ci ha stoppato il cammino. Pretendiamo rispetto per raggiungere obiettivi importanti, non può essere distrutto il lavoro di un anno in tre gare. Non chiediamo nessun favore, solo giuste valutazioni. Con la Fiorentina ho rivisto 10 volte l'episodio prima di scendere in campo ed essere squalificato, ora la rabbia è ancora più grande».

SOSPETTI
Furioso pure Inzaghi: «La terna ci ha fatto perdere la partita. Alla fine del primo tempo, dopo 4 domeniche di fila, non ce l'ho fatta a non dire al quarto uomo quale scandalo fosse stato consumato. Siamo tutti scossi, ci sentiamo derubati. Con Massa, Giacomelli, Fabbri sono successe troppe cose e ora io sono il primo a farsi domande. Figuriamoci come possa dare risposte ai miei giocatori». I sospetti aumentano a Formello nello sconforto: «Eravamo ripartiti a Genova, dove Giacomelli era al Var e ci aveva già tolto un rigore. Sempre lui l'anno scorso a Torino ci aveva dato contro un penalty per un mani di Parolo al 94' identico a quello di Iago Falque. Stavolta non sappiamo se dobbiamo prendercela col Var Di Bello». E' tosta adesso rialzarsi di nuovo: «Se avessimo vinto saremmo in zona Champions, invece ora dobbiamo guardarci le spalle dalle inseguitrici e sarà difficile dimenticare quello che è successo. La situazione diventa sempre più pesante, nella ripresa la Lazio aveva perso la testa in campo, è impossibile ragionare dopo tutti questi errori. Dovremo tornare lucidi già giovedì in Coppa Italia». Prima della trasferta di Bergamo dove la Lazio sarà pure orfana d'Immobile: «Il giudice sportivo vedrà le immagini, non c'è nulla assicura Inzaghi - Sarebbero una beffa due giornate di squalifica. Burdisso mi ha detto personalmente che Ciro non lo aveva toccato». Lotito resta in silenzio, per lui parla il responsabile Diaconale: «Inoltro una protesta ufficiale a nome del presidente, non meritiamo più questo trattamento. La società è indignata per una serie di comportamenti ripetuti che danneggiano la Lazio e alimentano il sospetto che ci sia un disegno preciso per affossarci. Ce lo dicano e giocheremo solo in Europa League». Il 15 febbraio a Bucarest.

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