SCARSA FURBIZIA
Storari, come era capitato a Karnezis, sarà stata la furbizia oppure la perfidia di Diego, non ha potuto far altro che raccogliere il pallone dentro la rete dopo il rigore calciato alla Perotti da Perotti. Cioè, in maniera inesorabile. Terzo centro su tre, di fila. E, come accaduto contro l'Udinese, Roma in vantaggio. Un rigore perfetto, Perotti a far festa con i compagni della panchina e poi anche il gol di Strootman. Porto dimenticato, allora? Sì, se la squadra con la maglia bianca non si chiamasse Roma. Non nuova ad imprese simili, quelle che riescono ad annullare anche un doppio vantaggio in trasferta. A che cosa serve, allora, agire di furbizia, se non di perfidia, se poi tutto diventa inutile quando ti fai prendere a pallonate da avversari sull'orlo del ko? Bei furbi, gli uomini di Spalletti... E così quella che poteva (doveva) essere la seconda vittoria in campionato, la partita che doveva mettere in archivio la mazzata del preliminare di Champions, si è trasformata nella prova (conferma?) che la Roma non è ancora una grande squadra. Una di quelle che vanno su qualsiasi campo, se la comandano e portano a casa la vittoria. Sempre e comunque, specie se avanti di due reti.