Lega Serie A, l'elezioni slittano al 7 dicembre. Tavecchio: «I club hanno voglia di chiudere»

Lega Serie A, l'elezioni slittano al 7 dicembre. Tavecchio: «I club hanno voglia di chiudere»
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 29 Novembre 2017, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 18:21
Non sono bastate tre ore di assemblea per eleggere il nuovo presidente della Lega serie A. Le 20 società della massima serie si ritroveranno giovedì 7 dicembre per l’ennesimo tentativo di nominare la governance. A quattro giorni dalla scadenza, lunedì 11 appunto, del mandato del commissario Carlo Tavecchio. Limite massimo per evitare che Giovanni Malagò, numero uno del Coni, opti per il commissariamento della Figc. Secondo quanto filtra dal quarto piano di via Rosellini, le 20 società hanno per ora scartato l’ipotesi di un presidente pro tempore: «Il clima è molto più disteso e le società hanno voglia di chiudere», le dichiarazioni di Tavecchio. I club vogliono eleggere con la maggioranza qualificata (14 voti) e non quella semplice (11 voti) visto l’importanza che la nuova governance avrà per il futuro della Lega serie A.
Si prende quindi ancora tempo, anche se non è facile trovare un profilo che possa andare bene a tutti e che possa lavorare in sintonia con l’amministratore delegato. Per questo ruolo Luigi De Siervo (Infront) è in pole rispetto a Tom Mockridge (ex Sky ora a Virgin Media), Marzio Perrelli di Hsbc, e Sami Kahale, ex manager di Procter&Gamble. La candidatura di Giuseppe Vegas, presidente della Consob in scadenza il 15 dicembre, era già decaduta in mattinata non trovando la convergenza della maggioranza dell’assemblea. Ora è una corsa contro il tempo, con lo spettro del commissariamento. Capitolo diritti tv: le medio piccole vorrebbero anticipare il bando al 20 dicembre. C’è da trovare un accordo comune.
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