Ma quale Leicester all'italiana: l'Atalanta vale molto di più

Ma quale Leicester all'italiana: l'Atalanta vale molto di più
di Gianfranco Teotino
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Lunedì 27 Febbraio 2017, 10:57 - Ultimo aggiornamento: 11:01
ROMA L'Atalanta sta vincendo al San Paolo, ma da cinque minuti è in inferiorità numerica. Siamo a metà del secondo tempo, logico aspettarsi che i nerazzurri ripieghino, si schiaccino un po' all'indietro per chiudere gli spazi, così fan tutti. E invece no. La difesa continua a essere attiva. Caldara non aspetta Milik, lo anticipa, gli ruba il pallone e riparte. Sì, riparte. Un difensore italiano normale a questo punto scaglierebbe via la palla, uno di qualità cercherebbe un compagno libero, lo servirebbe e poi comunque si fermerebbe, troppo pericoloso lasciare campo libero al Napoli, che già ha un uomo in più. Ma Gasperini non è un allenatore normale e Caldara lo sa. E allora invece di liberarsi del pallone, si libera di un avversario con un sombrero, lancia Spinazzola sulla sinistra e accompagna l'azione facendosi 50 metri di corsa per arrivare puntuale a deviare in rete l'assist (di esterno!) del compagno.
I SEGRETI
Intensità, corsa, aggressività, anche tecnica. Diventa sempre più difficile parlare di miracolo a proposito dell'Atalanta. I miracoli nel calcio esistono, solo un anno fa la parabola del Leicester l'ha confermato. Qui il lieto fine non sarà così clamoroso, impossibile arrivare allo scudetto. Ma l'Europa è lì, dietro l'angolo. E se il Napoli dovesse accartocciarsi in una crisi incautamente aperta dal suo presidente, chissà che non si possa dischiudere uno spiraglio di Champions. Dopo cinque giornate l'Atalanta era penultima in classifica con soli 3 punti, l'allenatore in pericolo, difficoltà di adattamento reciproco fra lui e i giocatori. La società ha avuto fiducia ed è cambiato tutto: da quel giorno i nerazzurri hanno conquistato 5 punti più di Napoli e Lazio e 10 punti più del Milan. L'Atalanta è una squadra forte, non solo perché allenata molto bene, ma anche perché composta da giocatori potenzialmente importanti, sicuramente con un grande futuro davanti. E' una squadra giovane, al contrario del Leicester, formazione soprattutto di vecchi marpioni. Ma come il Leicester è una squadra piuttosto inglese. Non a caso al Genoa Gasperini lo chiamavano Gasperson, il loro Ferguson, non tanto per la durata dell'incarico, quanto per lo spirito del gioco. E, come il Leicester l'anno scorso, l'Atalanta scende in campo a mente sgombra. Si sa, pure il calcio non vuole pensieri: chi non ha niente da perdere, in genere fa meno fatica a vincere. Da un punto di vista tecnico-tattico, l'Atalanta è una squadra maggiormente evoluta rispetto al Leicester. Più ancora della difesa a tre, vera, cioè con due esterni che stanno alti, pronti a spingere e ad aiutare l'attacco, il tratto più originale del calcio di Gasperini sta nelle marcature a uomo a centrocampo: nonostante ormai non siano una sorpresa, continuano a destabilizzare le fonti di gioco avversarie. Altre caratteristiche inglesi: la partecipazione di tanti giocatori alle manovre offensive e lo sfruttamento dei calci piazzati. Non è un caso che dai difensori siano già arrivati 12 gol, il 28,5% del totale, nessun'altra squadra ha numeri di questo genere. Appunto: numeri europei.