Lippi da possibile Dt dell'Italia a nuovo Ct della Cina

Marcello Lippi, nuovo ct della Cina
di Redazione Sport
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Mercoledì 19 Ottobre 2016, 09:42 - Ultimo aggiornamento: 13:38
Marcello Lippi torna in Cina e come ct della nazionale di calcio. Gli ultimi dettagli dell'accordo, apprende l'Ansa sono in fase di definizione. Il suo vice sarà Massimiliano Maddaloni, già suo numero due ai tempi del Guangzhou. Anche il Guangzhou, con cui Lippi aveva firmato il contratto da 20 milioni di euro a stagione per tornare in panchina a gennaio 2017, ha dato il via libera.  La Cina è un paese calcisticamente in espansione: il presidente della Repubblica Popolare cinese Xi Jinping vuole che la sua nazionale riesca a qualificarsi per Russia 2018, impresa al momento molto difficile: in sei partite la Cina dovrebbe arrivare almeno al terzo posto. Obiettivo successivo quello di riuscire ad organizzare il Mondiale 2030.

Nella prossima settimana, l'ex ct azzurro vedrà la controparte cinese per chiudere gli ultimi tasselli relativi ai reali margini di manovra richiesti per rilanciare la squadra visto che sarebbe più corretto parlare di «costruzione ex novo», in un progetto che, per capacità di efficacia, «non potrà che essere di ampio respiro». La Nazionale cinese ha incassato 3 sconfitte di fila (contro Corea del Sud, Siria e Uzbekistan) sui quattro incontri finora disputati nella seconda fase preliminare di accesso ai Mondiali in Russia, con le possibilità di qualificazione ridotte ormai al lumicino essendo in fondo alla classifica con 1 punto. Il 6 ottobre, con lo stop interno per 1-0 a Xìan contro la Siria, la protesta dei tifosi si era riversata per le strade della città e sul web, mentre il tonfo (2-0) di una settimana dopo a Tashkent ad opera dell'Uzbekistan aveva portato il ct Gao Hongbo a rassegnare le dimissioni.
Lippi, che all'attivo ha tre titoli della Super Lega cinese e la Champions asiatica del 2013 sempre col Guangzhou Evergrande, è stato indicato come pronto al gran rientro proprio al Guangzhou Evergrande con un contratto triennale di 60 milioni di euro, cifra che lo avrebbe reso - aveva rimarcato la stampa cinese - l'allenatore di calcio più pagato al mondo
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