«Da giocatore, in campo, ho dato e preso botte da Ronaldo, Ibrahimovic, Totti e altri grandi campioni, che erano tali anche perché a fine partita lasciavano sul terreno di gioco l'agonismo sportivo, chiuso nel passato con una stretta di mano. Il valore che siamo all'avversario dà la misura del nostro. Se lo screditiamo, ci dimostriamo piccoli quanto certe offese», ha aggiunto Legrottaglie. «Fossi in Lulic, poi, una cintura me la comprerei, riflettendo su quanto possa insegnarci: La cintura si stringe alla vita. E così dovremmo fare con il rispetto», ha concluso l'ex difensore bianconero.
PROCURA FIGC AL LAVORO
Intanto, le parole del bosniaco sono all'attenzione della Procura federale della Figc, guidata dall'ex Prefetto Giuseppe Pecoraro, secondo quanto si apprende dalla Federcalcio all'indomani di una partita che ha vissuto momenti di grande tensione, proseguita poi negli spogliatoi con la frase a sfondo razzista di Lulic. «Gli ispettori della Procura - emerge ancora in via Allegri - erano regolarmente al lavoro ieri a bordo campo». Tutto questo, considerando che alcuni degli episodi contestati saranno ovviamente oggetto delle decisioni del giudice sportivo di Serie A.
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