Milan, Montella: «Con l'Atalanta sfida per l'Europa, Niang non sarà il primo rigorista»

Milan, Montella: «Con l'Atalanta sfida per l'Europa, Niang non sarà il primo rigorista»
di Salvatore Riggio
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Venerdì 16 Dicembre 2016, 12:43
Il Milan vuole subito rifarsi della sconfitta rimediata contro la Roma. Battere l’Atalanta non sarà facile, ma darà grande fiducia in vista della Supercoppa con la Juventus del 23 dicembre.

Atalanta. «Sono decenni che fa del settore giovanile una missione, insieme alla Roma negli ultimi 20 anni è la società che forse ne ha sfornati di più. Fanno marcatura a uomo a tutto campo che fa dell’aggressività e del duello i suoi principi di gioco».

Avversari. «Ce ne sono tanti che mi colpiscono. Dico Kessie, Papu Gomez e Petagna che arriva dal nostro settore giovanile».

Gara. «Penso sia una partita di alta classifica per l’Europa. L’Atalanta ha avuto un cammino da Champions, complimenti a loro. È una bella sfida che arriva al momento giusto per entrambe».

Bacca e Bonaventura. «Sono a disposizione e sono due giocatori importantissimi. Sono contento di riaverli in squadra. Se sacrificherei Bacca per avere Badelj e Gomez? Non mi posso prestare a questo tipo di gioco. Faccio delle valutazioni e lo dico alla società. Penso di essere molto più invidiato di quanto io possa invidiare altri. Vedo poche squadre sopra di noi e tante dietro. Sono contento di quello che ho. Dipende cosa può e vuole fare la
società».

Locatelli. «Quando penso alla formazione non penso alle diffide, ieri era un po’ affaticato. Credo che oggi possa allenarsi con la squadra, parlerò con i medici. Vediamo domani».

Niang. «Ha avuto un virus influenzale e da questo momento a livello tecnico e anche nella tenuta fisica degli allenamenti si vedeva che fosse un po’ in difficoltà. Da allora qualcosa un po’ ha perso in termini di energie. Ma sono sereno. Se sarà lui il rigorista? Se c’è Bacca in campo, sarà lui. Se non c’è e c’è Niang, probabilmente lui non sarebbe il primo rigorista».

Milan. «Abbiamo dimostrato di poter giocare con la Roma alla pari, ma non sono posizioni definitive. Lazio e Napoli sono grandi squadre. Noi dobbiamo pensare al nostro livello di crescita».

Supercoppa. «Ognuno dovrà dare delle risposte, ma questo succede in ogni partita».
 
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