Milan, ecco Brocchi: «Mi gioco in umiltà questa grande occasione». Galliani: «Non c'è nessun caos»

Milan, ecco Brocchi: «Mi gioco in umiltà questa grande occasione». Galliani: «Non c'è nessun caos»
di Redazione Sport
5 Minuti di Lettura
Mercoledì 13 Aprile 2016, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 16:12

Cristian Brocchi non ha paura di questa sua nuova avventura al Milan. «Ti giochi un’opportunità, che non sempre nella vita si vengono a creare. Certo, un rischio esiste. Ma esiste anche per chi fa cose diverse. Ognuno deve avere l’umiltà che se le cose andranno bene, saremo contenti. Che se le cose vanno male, allora devi ripartire e magari ripercorrere strade già percorse». Al suo fianco Adriano Galliani: «Noi ci auguriamo possa essere l’allenatore della prima squadra anche nella prossima stagione. Se le cose andranno male, rimarrà comunque nei quadri del Milan».
 
Cosa si può cambiare. «Proseguire la cultura del lavoro che questo gruppo ha. Da questo punto di vista, ha fatto un ottimo cammino. Ho sempre visto i ragazzi che avevano voglia di lavorare e impegnarsi. Per questo va dato merito a Sinisa e al suo staff. Ho la voglia di portare quella che è stata per questi anni la mia metodologia e modo di lavorare».
 
Prima giornata. «Ieri è stato primo giorno, un po’ particolare. Un cambio è qualcosa che comunque nell’immediato ti segna e ti dà qualcosa in più al quale pensare, ma l’impatto è stato buono. Forse perché essendo noto nell’ambiente Milanello ha inciso meno il cambio. Sto cercando di far capire ai ragazzi quali sono i miei pensieri e la mia volontà di allenarli».
 
Sistema di gioco. «Nel mio percorso ho utilizzato il 4-3-1-2 e il 4-3-3. Mi piace giocare con centrocampo a 3 e difesa a 4. Nel tridente offensivo mi è sempre piaciuto avere alternative diverse. La cosa più importante sarà quella di capire quali siano gli interpreti. Ci sono giocatori che possono giocare a 3 a centrocampo, c’è chi può fare il trequartista o che può essere utilizzato nel tridente».
 
Teme di essere bruciato. «In questi mesi, il verbo bruciarsi è sempre stato utilizzato. Ma non è questo. Ti giochi un’opportunità, che non sempre nella vita si vengono a creare. Certo, un rischio esiste. Ma esiste anche per chi fa cose diverse. Ognuno deve avere l’umiltà che se le cose andranno bene, allora saremo contenti. Se le cose andranno male, allora si dovrà ripartire e magari ripercorrere strade già percorse. Sono qui e mi gioco questa opportunità con umiltà e voglia e con lo stesso spirito di sempre. Non ho paura, sono tranquillo. So quello che posso fare: non vuol dire che sarò bravo al 100%. Ma ci impegneremo tutti. Nella mia carriera da giocatore ho sempre messo i fattori contrattuali in secondo piano. Se avessi avuto un contratto di un anno in più e avessi fatto malissimo, avrei avuto comunque il rischio di essere cambiato. Avere le spalle coperte da un contratto non mi interessa».
 
Tempo breve a disposizione. «Non si può pensare solo alla finale contro la Juventus. Ci sono delle gare di campionato da preparare e sono tutte importanti per tornare in Europa. È normale che si cercherà di seminare per arrivare alla gara con la Juve preparati. Ci stiamo provando già ieri. Sfrutteremo al massimo le ore di allenamento a nostra disposizione».
 
Atteggiamento. «La squadra deve attaccare senza lasciare le iniziative agli avversari. Vanno aggrediti e mi piacerebbe che tenessimo noi la palla. Non sarà facile, sto già iniziando a lavorare su questo».
 
Livello della rosa. «Secondo me, è buono. L’ho detto anche ai giocatori. Cercherò di dare la consapevolezza a ogni giocatore di essere più forte di quando creda. Alcuni magari si sono espressi al di sotto della loro forza, ma ripeto: non per colpa di Mihajlovic».
 
Empatia con presidente. «Non sono mai andato da lui a pubblicizzarmi. Ma il presidente, nonostante i molteplici impegni, ha sempre manifestato la voglia di seguire il Milan in tutte queste dinamiche. In questi anni, probabilmente si è incuriosito sul modo di giocare delle mie squadre. E da lì è nato tutto».
 
Emozioni vissute. «Ho una grandissima serenità. La più grande qualità di questo ultimo anno è stato pensare al lavoro con i ragazzi e alla mia crescita. Nel momento in cui mi è stata comunicata in maniera ufficiale, è normale, un’emozione c’è stata. Per me questo è il ventesimo anno di Milan tra settore giovanile, giocatore e allenatore. Per me è quindi la cosa più bella del mondo. Mi metto in gioco».
 
La diffidenza. «So benissimo che questa sensazione esiste. Lo posso capire e non biasimare. Ma cosa faccio? Mi devo fermare perché qualcuno ha questo pensiero nei miei confronti? Assolutamente no. Ognuno è libero di esprimere il proprio pensiero. Chi mi conosce, lo sa. Non ho mai cercato aiuti o sponsorizzazioni. Per me questo è un motivo di orgoglio».
 
Allenatori passati. «Chi mi ha lasciato dentro molto sono Prandelli e Ancelotti. Le cose imparate da loro, mi aiuteranno».
 
Confronto con Berlusconi. «Parte della crescita di una persona arriva dai consigli di chi sta vicino. Da tutti c’è da imparare».
 
Balotelli. «Mi affascina e mi stimola, come mi affascina e mi stimola l’occasione che ho.

Balotelli è un giocatore importante, a me piace molto. Se dovesse riuscire a giocare con un’interpretazione della gara come quella dell’ultima volta, ma può fare di più, allora potrebbe essere importante. La speranza è che tutti possano dare un aiuto al gruppo. In questo ultimo periodo, in tanti si giocano molto. Lasciamo perdere me. Mi riferisco a tanti, non solo a Mario. Negli occhi di Balo e di altri ho visto la voglia di fare bene».

Al Milan «non c'è nessun caos» e «non è stato contattato nessun allenatore in questo periodo». Lo ha assicurato l'ad rossonero Adriano Galliani, presentando Cristian Brocchi e spiegando che «ci si augurava di arrivare fino a fine stagione con Mihajlovic. Il caos calmo? C'era un film, ma è inutile tornarci - ha replicato Galliani -. Non è cambiato assolutamente niente in questi 30 anni, tra grandi vittorie e altri periodi. Non abbiamo contattato nessun allenatore in questo periodo, nè Di Francesco nè altri».

© RIPRODUZIONE RISERVATA