Milan, Fassone teme le sanzioni: «Dalla Uefa richieste oggettivamente impossibili»

Milan, Fassone teme le sanzioni: «Dalla Uefa richieste oggettivamente impossibili»
di Salvatore Riggio
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Giovedì 7 Dicembre 2017, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 13:34
Le indiscrezioni sul no della Uefa al Milan per il Voluntary Agreement hanno preso in contropiede il club di via Aldo Rossi. Marco Fassone, amministratore delegato dei rossoneri, ha commentato la notizia appena arrivato in via Rosellini, sede della Lega serie A: «C’è un senso di amarezza, un senso di sorpresa. Per due ragioni. La prima è quella di aprire i giornali e vedere un funerale anticipato. L’Uefa si riunisce domani e oggi dai giornali sembra che sia accertata una risposta negativa nei confronti del Milan e non fa piacere. Ho troppo rispetto per la commissione e per l’Uefa per comprendere queste indiscrezioni sui giornali. Spero non sia così. Speriamo che le decisioni siano eticamente neutre nei confronti del Milan. Sono state fatte delle richieste al Milan, oggettivamente impossibili da accontentare da parte di qualsiasi club. Abbiamo integrato quello che già avevamo mandato. Mi auspico che la decisione dell’Uefa sia presa nel rispetto di quello che sarebbe il primo Voluntary Agreement. Certo, poi bisogna essere in due per trovare un accordo. Il Milan ha dimostrato tutta la flessibilità per poterlo fare, speriamo anche da parte dell’Uefa. Rispetteremo la loro decisione. Desidero ricordare a tutti i tifosi, che questo Voluntary, rispetto agli accordi tradizionali, ti permette nel breve di non avere sanzioni. Nella peggiore delle ipotesi non è un funerale».

Poi: «È antipatico parlare prima di una decisione per evitare che ci siano fraintendimenti. C’è fiducia che ci sia una volontà di analizzare i documenti e che decisione non sia stata presa».

Ora il Milan potrebbe affrontare il Settlement Agreement: «Stiamo portando un’ipotesi di negoziazione con l’Uefa per sottoscrivere il Voluntary Agreement, che ci permetterebbe di beneficiare di un istituto nuovo che è stato costituito per quei club che cambiano proprietà. In caso contrario, bisogna capire con quale spirito è stato creato e quali sono le società che possono averlo. Il rifinanziamento? Scade a ottobre 2018, lavoriamo per completare tutto entro primavera, con sei mesi di anticipo»
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