Milan, Gattuso: «Stiamo attenti, anche io in passato mi sono ritrovato in vantaggio di tre gol»

Milan, Gattuso: «Stiamo attenti, anche io in passato mi sono ritrovato in vantaggio di tre gol»
di Salvatore Riggio
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Mercoledì 21 Febbraio 2018, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 23:29

Rino Gattuso non vuole sorprese nella gara di domani contro il Ludogorets. Si parte dal 3-0 dell’andata: «Non dobbiamo pensare di essere già qualificati».
 
Ludogorets. «Quello dell’andata è un risultato bugiardo. Nel primo tempo siamo stati fortunati a sbloccarla prima dell’intervallo. Il Ludogorets avrebbe potuto anche segnare. Dal centrocampo in su è una squadra molto pericolosa, sa palleggiare e tenere bene il campo. È una squadra che sa giocare a calcio, dobbiamo avere rispetto di loro. Se pensiamo che siamo già qualificati sbagliamo e lo penso veramente. Da giocatore mi è successo di vincere 3-0 e sapete tutti com’è andata poi a fine gara».
 
Europa League. «In Europa c’è la componente dei sorteggi, dobbiamo essere più fortunati nel prendere squadre meno forti o meno in forma. Adesso pensiamo a questo turno. Siamo troppo lontani per pensare al posto Champions che si conquisterebbe vincendo la coppa».
 
Rodriguez. «Può fare molto di più, ha forza e tecnica. È un giocatore di grandissima esperienza, ha una gran testa. È molto umile ed è per questo che non deve aver paura di fare fatica».
 
Cutrone. «Se è stanco? Ha 20 anni, ieri non faceva parte di quel gruppo che ha lavorato a parte, anzi. Ha fatto un’ora e 20 a mille all’ora. È in buone condizioni».
 
Voci sulla società. «Son due i parametri importanti per un calciatore. Se a livello societario non arrivano gli stipendi e se c’è disorganizzazione. Qui non c’è nulla di tutto questo. La società parla di possibili premi con il capitano e altri 4-5 giocatori se si raggiungono gli obiettivi. Questo penso sia sinonimo di una società sana. Qualsiasi richiesta ci viene messa a disposizione. Non vedo perché si debba parlare di problemi che non esistono. Noi tocchiamo con mano la situazione societaria».
 
Ambiente. «Se queste voci mi disturbano? No perché lo stipendio arriva in anticipo. A livello organizzativo il Milan è una macchina perfetta, quando parlo con Fassone e Mirabelli, mi dicono che i sold ci sono. Si tocca con mano tutto quello che dico. Noi dobbiamo solo pensare a fare il nostro lavoro».
 


 
André Silva. «Il pagamento al Porto è arrivato due mesi prima della scadenza e il club portoghese è rimasto sorpreso di questo. Se non ci fossero i soldi come sarebbe possibile questo? Tante volte bisogna fermarlo, è uno degli ultimi che va via da Milanello. Il valore di André Silva è quello che abbiamo visto nei 20 minuti con la Sampdoria. Bisogna entrare nella testa dell'attaccante, tante volte vivono per il gol e se non arriva il gol vanno in depressione».
 
Futuro. «Hanno scelto loro me, avrebbero potuto scegliere allenatori con molta più esperienza e importanza di me, visto che avevano le possibilità economiche.
Non mi permetterei mai di andare a parlare di rinnovo. È vero che sono l’allenatore meno pagato di tutta la serie A, ma sia io sia il mio staff abbiamo un contratto per il prossimo anno. Poi non ho nemmeno un agente che mi segue in questo momento, non è una mia priorità. Ora penso ai risultati. Ho ricevuto troppi complimenti, devo stare con i piedi per terra. Se avessi toccato con mano in questi quattro anni di non essere capace, me ne sarei stato a casa».

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