​Milan, l'agente di Locatelli: «Pirlo e Totti i suoi idoli. Per la Nazionale maggiore c'è tempo»

Locatelli
di Eleonora Trotta
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Martedì 1 Novembre 2016, 12:47
Una favola a 18 anni con la maturità di un veterano. Un'affermazione, raggiunta studiando anche le giocate di Pirlo e Totti. Campioni di tecnica e personalità. Manuel Locatelli non è cambiato di una virgola dal meraviglioso gol contro il Sassuolo che lo ha catapultato sulle prime pagine dei giornali. Il duttile regista del Milan ha conservato la stessa umiltà pure dopo l'incredibile prodezza da tre punti contro la Juventus. Caparbio, determinato e per molti, come Gigi Di Biagio, già predestinato in Nazionale. «Ora pensiamo sia meglio mandarlo nell'Under 19, per poi farlo tornare nell'Under 21 in attesa che Ventura decida il resto», le dichiarazioni del ct degli azzurrini a 'Radio Anch'io lo Sport'.
«Ringraziamo Di Biagio per le belle parole - esordisce a 'ilmessaggero.it' Stefano Castelnovo, agente di Locatelli -. Manuel è un ragazzo molto equilibrato, sa che non deve essere montarsi la testa. C’è tempo per la Nazionale maggiore... Ventura ha fatto esordire tanti giovani, lo chiamerà quando sarà il momento».

Due gol in serie A e otto presenze in questa stagione di cui quattro da titolare. Come sta affrontando questa improvvisa celebrità?
«Vive gradualmente il suo percorso, non vuole strafare o fare il passo più lungo della gamba. Le sue reazioni dopo la meravigliosa rete a Buffon? Era molto emozionato, pensava di vivere un sogno...».

Tatticamente e per la sua eleganza ricorda Pirlo in chiave moderna. Locatelli è infatti maggiormente attento alla fase difensiva rispetto all'ex centrocampista della Juve. Come lo vedrebbe in un ruolo più avanzato?
«Ha le qualità per distinguersi anche cinque metri più avanti, non solo perché inquadra bene la porta, ma ha anche le caratteristiche per servire con precisione gli attaccanti. I suoi idoli e modelli sono sempre stati Pirlo e Totti. Ama la visione di gioco del capitano giallorosso e ammira in particolare le sue intuizioni, quelle che, senza guardare, mettono davanti la porta il compagno di squadra».

In questi mesi, numerosi protagonisti del mondo sportivo hanno speso bellissime parole per il suo assistito, ma ritornano quelle della passata stagione di Berlusconi («Abbiamo fra i giovani un ragazzo straordinario, che si chiama Locatelli e che spero possa essere un grande regista in futuro»).
«Un onore, sono arrivate ancora prima che esplodesse».

Montella gli sta confermando la fiducia.
«Il rapporto con il mister è ottimo, Manuel ascolta sempre i suoi consigli durante gli allenamenti e le partite».

In campo è molto grintoso. Fuori dal terreno di gioco, invece?
«E’ un professionista serio, molto riservato che ama trascorrere il poco tempo libero con la famiglia».

Da diverse stagioni, il nome di Locatelli è sui taccuini dell'Arsenal e dei grandi club internazionali.
«Da 3-4 anni ha estimatori tra le società europee più importanti. Abbiamo rinnovato con il Milan prima dell’estate fino al 2020 e in questo momento pensiamo solo al campo e alla maglia rossonera».

Occupa un posto speciale anche nei cuori dei suoi tifosi. Il pubblico di 'San Siro' è rimasto particolarmente colpito dalla commozione del calciatore in mondo-visione dopo la vittoria contro il Sassuolo.
«Manuel li ha conquistati con le sue prestazioni, con i suoi gol ma anche con alcune giocate spettacolari».

La consacrazione di Donnarumma e l'exploit di Locatelli hanno riaperto il dibattito sui giovani italiani.
«L'età conta fino ad un certo punto. Se uno è forte, gioca. Ma un calciatore promettente per poter proseguire il suo percorso di crescita deve abbinare la testa alla tecnica».
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