Milan, Mihajlovic a un tifoso: «Non so se resto»

Foto AC. Milan
di Redazione Sport
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Venerdì 11 Marzo 2016, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 19:05
Una stretta di mano fra Silvio Berlusconi e Sinisa Mihajlovic, al termine di un incontro di circa 20 minuti, a cui ha partecipato anche l'ad Adriano Galliani, abbassano la tensione a Milanello ma non risolvono i dubbi sul futuro. Tanto che, lasciando il centro sportivo, l'allenatore, a un tifoso che lo ha fermato per una foto e gli ha domandato se resterà l'anno prossimo, ha risposto: «Non lo so». A due settimane dall'ultima volta, Berlusconi è tornato a Milanello, per un pranzo con alcuni manager, organizzato da Publitalia, la concessionaria di pubblicità delle tv del gruppo Mediaset. Ma l'attenzione era tutta sull'incrocio fra lui e Mihajlovic, pochi giorni dopo la pesante sconfitta con il Sassuolo e all'antivigilia della trasferta di domenica all'ora di pranzo con il Chievo, dove è obbligatorio vincere per non mettere a repentaglio il traguardo minimo, l'Europa League. L'ex premier è atterrato mentre era in corso l'allenamento, il penultimo a disposizione di Mihajlovic per risolvere i problemi in attacco, fra la flessione di Bacca le condizioni tutt'altro che ottimali di Balotelli, Menez e Luiz Adriano, e l'infortunio di Niang (operato alla caviglia, fra 5 settimane si capirà se ha chance di tornare per la finale di coppa Italia del 21 maggio). Negli ultimi giorni Mihajlovic ha valutato la possibilità di tornare al 4-3-3, con Bonaventura e Honda a sostegno di Bacca, una soluzione non esattamente in linea con il dogma berlusconiano delle due punte. Difficilmente il discorso è stato tralasciato nel vertice a tre, ma solo alla vigilia si capirà se il piano è cambiato. Intanto resta lo scatto del fotografo ufficiale con Berlusconi, in completo scuro, e Mihajlovic, jeans e giacca di pelle, che si stringono la mano sorridenti, e la risposta dell'allenatore al tifoso. Un «non so» che non allontana le nubi ma per certi versi era inevitabile. Nelle rare occasioni in cui Berlusconi ha parlato pubblicamente del suo allenatore, ha chiarito che è legato ai risultati, definendo prematura la conferma, nonostante il contratto per un'altra stagione.
Il feeling fra i due non è mai decollato, e negli sfoghi privati il presidente ha più volte esplicitato il suo disappunto per la qualità di gioco di questo Milan e dei risultati ottenuti del serbo. Che, a sua volta, dopo il ko con il Sassuolo ha smentito le indiscrezioni sulla volontà di lasciare il Milan a giugno per incompatibilità con Berlusconi. Di sicuro Mihajlovic ha dalla sua l'appoggio della squadra, ma il suo futuro resta ancora in sospeso.
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