Milan, Montella: «Spero in una Juventus arrabbiata e meno lucida. Deulofeu ha un talento enorme»

Milan, Montella: «Spero in una Juventus arrabbiata e meno lucida. Deulofeu ha un talento enorme»
di Salvatore Riggio
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Martedì 24 Gennaio 2017, 12:50 - Ultimo aggiornamento: 21:51

«Sarà una Juventus arrabbiata? Me lo auguro, quando si è arrabbiati si è meno lucidi. Ma dubito, loro sono esperti». Vincenzo Montella cercherà la terza vittoria su tre (campionato e Supercoppa le altre due) contro i bianconeri di Massimiliano Allegri. Non ci sarà Niang: «Sta valutando la possibilità di cambiare squadra. Potrebbe non essere convocato perché potrebbe essere distratto da queste voci».

Juventus. «Mi auguro siano arrabbiati perché quando si è arrabbiati si è meno lucidi. Loro possono cambiare modulo, calciatori e possono farlo anche in corsa. Per noi sarà importante giocare da squadra».

Trasferta. «Allo Stadium ho un ricordo piacevole, ho vinto 2-1 con la Fiorentina. Per la legge dei grandi numeri ci dobbiamo provare»

Morale. «Erano un po’ dispiaciuti, però hanno fatto un grandissimo allenamento».
Prestazioni. «La partita col Napoli ci ha lasciato un po’ di amarezza. Abbiamo giocato quanto meno alla pari, abbiamo avuto un maggior possesso palla del Napoli, una supremazia territoriale netta e un baricentro più alto. Abbiamo giocato con sfrontatezza e con una grande mentalità e questa mentalità dobbiamo migliorarla nella gestione delle partite, ma dobbiamo portarcela dietro».

Obiettivi. «C’è una classifica talmente corta che il passaggio tra provare andare in Champions League e non arrivare in Europa è molto sottile. Dipenderà molto dal recupero contro il Bologna e dalle prossime partite. In generale, il nostro obiettivo è arrivare in Europa».

Niang. «Insieme alla società sta valutando la possibilità di cambiare squadra. Penso di non convocarlo perché potrebbe essere distratto da queste voci. Se mi sento sconfitto dopo le mie parole di stima per lui? Non mi sono ancora fatto questa domanda. Se ha contato il mio parere? È ovvio che sia coinvolto anche io».

Deulofeu. «Lo conosco molto bene perché lo seguo da tempo. Ha un talento infinito che non ha espresso pienamente. Sarà uno dei miei compiti capire il perché, visto che è un giocatore molto forte. L'abbiamo preso per farlo giocare».

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