Milan, ombre cinesi sul passaggio della società

Milan, ombre cinesi sul passaggio della società
di Redazione Sport
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Giovedì 22 Settembre 2016, 11:39
I tifosi del Milan non sanno se restare tranquilli o meno dopo le indiscrezioni di ieri mattina sulla cordata cinese che starebbe per rilevare il club. Andiamo con ordine. L'accusa lanciata da Stati Uniti dal sito finanziario Bloomberg è di quelle importanti. In sintesi, per dimostrare a Fininvest e a Silvio Berlusconi la loro solidità e affidabilità economica, gli acquirenti del consorzio cinese avrebbero addirittura presentato dei documenti bancari falsi. Un fulmine a ciel sereno. Le controrepliche, come spesso in questi casi, non si sono fatte attendere. Ecco la risposta della cordata asiatica per bocca di Community, l'agenzia che ne cura la comunicazione: «Sino-Europe Sports e Fininvest non confermano i contenuti dell'ennesimo articolo di Bloomberg e proseguono su closing entro 2016». Poi, quella di Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi: «Non si conferma di aver ricevuto le specifiche carte in questione e non intende commentare la vicenda».

RETROSCENA
Bloomberg è da giorni che conferma di non fidarsi della cordata cinese che a inizio settembre ha già versato la prima caparra da 100 milioni di euro per l'acquisto del 99,93% del Milan. E proprio in quei giorni entrambe le parti avevano confermato che il closing sarebbe avvenuto entro la fine del 2016. Intorno al 15 novembre per essere precisi. Ma ieri mattina il sito finanziario statunitense, citando fonti economiche che vogliono restare nell'anonimato, ha pubblicato un articolo. Qui è spigato che i cinesi avrebbero presentato a Fininvest, nella prima fase della trattativa, dei documenti bancari sui quali c'è il timbro della Bank of Jiangsu Co., che poi si è scoperti non essere autentici. Insomma, per farla semplice, nulla di vero. Documenti falsi: sempre a quanto scrive Bloomberg, uno di questi sarebbe stato stampato alle 16.14 del 25 aprile 2016 ed elencherebbe le attività di conto più recenti, chiudendo a quota 852.468,304,56 yuan, 128 milioni di dollari. Inoltre, la Bank of Jiangsu ricevendo avrebbe detto a Bloomberg di non avere mai autenticato nessun documento. Una ricostruzione preoccupante, e di molto, per i tifosi del Milan, che sognano il rilancio della società e della squadra per tornare grandi nel calcio che conta dopo diversi anni di sofferenze.

LE VERIFICHE
La solidità finanziaria dei cinesi è stata verificata dagli advisor di Fininvest attraverso contatti con operatori finanziari sui mercati cinesi, con banche e istituzioni e la conferma di questa solidità arriva dal pagamento, addirittura con qualche giorno di anticipo, dei 100 milioni di caparra. Nei giorni scorsi, sempre il sito finanziario statunitense, aveva insistito sul fatto che la cordata cinese non avrebbe ancora tutti i soldi per chiudere l'acquisto del Milan entro la fine del 2016. La risposta era stata fatta attraverso un comunicato di Sino-Europe: «Si procede spediti». Ed è quello che si augurano un po' tutti nei pressi di via Aldo Rossi.