LA RICOSTRUZIONE
Gattuso ha dovuto ricostruire una squadra fuori condizione, lenta, prevedibile, macchinosa, impacciata. Il Milan nella prima metà del mese di dicembre non ha smesso di fare pessime figure: il pari in casa del Benevento (2-2: il primo punto in A per i campani, con gol addirittura del portiere in pieno recupero) e la sconfitta al Bentegodi contro il Verona (3-0) sono stati mal digeriti da tutti, ma Gattuso è ripartito da lì. Il tecnico rossonero, che la maggior parte dei tifosi di Italia (e di noi addetti al lavoro) riteneva inadatto sulla panchina del Milan, ha poco alla volta recuperato alcuni giocatori chiave. In primis, Bonucci. Ridando così solidità difensiva grazie anche a Romagnoli, che sta disputando le sue migliori partite con la casacca rossonera. In mezzo al campo Kessie e Biglia stanno dando forza fisica e geometria alle manovre offensive; Bonaventura come mezz’ala è letale negli inserimenti e Calhanoglu nel tridente è un aiuto in più. Anzi un bell’aiuto.
UOMO GOL
Infine, Cutrone. Un giocatore devastante: un ragazzo con una fame da gol impressionante, che se resterà con i piedi per terra potrà scrivere pagine importanti del nostro calcio. Ci auguriamo anche con la maglia della Nazionale. Ha relegato André Silva e Kalinic, 63 milioni di euro in due, in panchina. Certo, il Milan deve migliorare in tante cose: i primi 20’ contro il Ludogorets sono stati bruttissimi. Con la Sampdoria ci vuole ben altro avvio. Ma ora, in generale, i rossoneri sembrano pronti per giocare gare insidiose. L’importante è restare uniti, come dice Rino. Anche quando arriverà una sconfitta.
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