«Partiamo con il vantaggio della territorialità, è vero, ma è l'unica
cosa a cui non dobbiamo pensare,- chiarisce subito l'allenatore Antonini- so quanto la concentrazione sia importante, essendo stato anche io un giocatore. Domenica dovremo scendere in campo con l'intenzione di vincere ed imporre subito il nostro gioco, senza dimenticare mai che questa gara vale la salvezza, vale una stagione e retrocedere è una brutta cosa». Una stagione, invero, non proprio rosa e fiori, per i tiburtini, e per lo stesso mister, sollevato dall'incarico per circa un mese, e poi richiamato alla corte di Patron Piervincenzi. «Io per primo mi metto tra quelli che hanno colpa per l'andamento della stagione,- prosegue Fabrizio Antonini- è il primo anno che alleno e forse ho peccato per inesperienza, probabilmente non tutti i
giocatori hanno reso come speravamo, ma c'è anche da dire che la fortuna sembra averci voltato le spalle, insomma ognuno ha le sue responsabilità".
Più che al passato, ora la testa è al playout di domenica. «Sicuramente il Monterotondo è penalizzato dalla posizione di classifica: l'ho vista fare veramente bene, ma stesso penso della mia squadra che pure non merita da un punto di vista di gioco, di
disputare i playout.- conclude Fabrizio Antonini- In Campionato li abbiamo battuti due volte, ma questo non vuol dire che vinceremo noi, anzi, loro saranno ancora più agguerriti: dobbiamo stare attenti dall'inizio alla fine». Intanto nell'allenamento previsto per il pomeriggio di oggi si sapranno le disponibilità dei giocatori: c'è la possibilità che qualcuno non riesca a recuperare del tutto da problemi muscolari, ma il tecnico è ottimista ed auspica di poter disporre della rosa al completo
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