IL MINUTO DELLA SVOLTA
L'evento che ufficializza il cambiamento epocale della storia del calcio, introducendolo in una nuova Era, si è materializzato al 32' del primo tempo, quando l'arbitro ungherese Viktor Kassai (uno dei più quotati in campo internazionale) non è intervenuto dopo un contatto in area colombiana tra Berrio e Nishi, non ritenendolo meritevole di un provvedimento.
L'intervento, lo ha invece sollecitato Danny Makkelie, il Var, ovvero l'arbitro designato al controllo del monitor (posizionato a bordo campo) che ha richiamato l'attenzione di Kassai, spingendolo prima a rivedere le immagini e, quindi, a cambiare idea, con l'assegnazione del calcio di rigore a favore del Kashima, che ha poi vinto il match per 3-0.
IL MESSAGGIO
«Nell'azione della partita del Mondiale per club, la comunicazione fra arbitro ed assistente video è stata chiara, la tecnologia ha lavorato bene, ma la decisione finale è stata presa dall'arbitro», ha spiegato Massimo Busacca, responsabile degli arbitri della Fifa, che a quest'ultimo aspetto tiene in modo particolare perché «sarà sempre così, in quanto la Var (che è la parte video) è solo un supporto tecnico». Un concetto ribadito anche da David Elleray, direttore tecnico dell'Ifab, l'organismo internazionale che lo scorso 5 marzo ha introdotto l'utilizzo del Var. «Il messaggio chiaro che abbiamo da giocatori e allenatori di tutto il mondo è che l'arbitro rimanga colui che prende la decisione, ma che abbia la possibilità, in ogni momento, di andare a vedere il video direttamente». Parole che ribadiscono la centralità del direttore di gara e la sua autonomia decisionale, anche davanti alle immagini che soltanto lui e il collega designato al monitor possono visionare in diretta.
LE IMMAGINI
Il Var aveva informalmente già debuttato lo scorso primo settembre, in occasione dell'amichevole Italia-Francia, quando fu stabilito che un presunto fallo di mano di Kurzawa, poi visionato con l'aiuto della moviola, in realtà fosse avvenuto con la coscia. Stessa sperimentazione in Italia-Germania dello scorso novembre, con l'annullamento di un gol in fuorigioco di Volland. Rispetto a questi due esperimenti, la novità più grande è stata quella di vedere l'arbitro del mondiale per club andare a visionare le immagini a bordo campo in perfetta solitudine, mentre tutti gli altri (calciatori, tecnici e pubblico) erano in (trepida) attesa della sua decisione. In Italia, la sperimentazione è partita già da qualche settimana, in modalità off-line (ossia senza comunicazione diretta all'arbitro, ma solo con valutazioni post-partita) e il responsabile del progetto, l'ex arbitro Roberto Rosetti, ha annunciato che il via sarà probabilmente dato in occasione della Coppa Italia della prossima stagione.