Napoli-Inter: Sarri contro Mancini, due allenatori così vicini e così lontani

Napoli-Inter: Sarri contro Mancini, due allenatori così vicini e così lontani
di Gianfranco Teotino
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Lunedì 30 Novembre 2015, 12:34 - Ultimo aggiornamento: 17:14

Uno ha cominciato facendo il secondo alla Lazio. Poi ha allenato per nove stagioni in Serie A, per quattro in Premier League e per una nella Super Lig turca. Ha vinto tre campionati italiani, quattro Coppe Italia, tre Premier League, una Coppa d'Inghilterra, una Coppa di Turchia e due Supercoppe, una in Italia e una in Inghilterra. Non è mai stato esonerato a stagione in corso.

L'altro ha cominciato cimentandosi con squadre dilettantistiche, quando ancora di professione era funzionario di banca. Poi ha allenato per due stagioni in Serie D, per una in C2, per cinque in C1 o Prima Divisione, per cinque in serie B ed è alla seconda in Serie A. Ha conquistato tre promozioni, una dalla Serie D alla C2, una dalla C2 alla C1, una dalla Serie B alla A e, se così si può dire, una salvezza, la scorsa stagione con l'Empoli in A. Ha collezionato quattro esoneri a stagione in corso e una volta si è dimesso spontaneamente.

L'EMERGENTE
Il primo, Roberto Mancini, ha 51 anni, appena compiuti. Il secondo, Maurizio Sarri, ne ha quasi 57. Eppure, a dispetto di curriculum ed età anagrafica, fra i due è indiscutibilmente Sarri ad essere considerato non soltanto allenatore del momento, ma addirittura allenatore emergente. Inutile domandarsi perché i riflettori del grande calcio in questi 24 anni di gavetta (cominciò ad andare in panchina per pura passione nel 1990) non si siano mai accesi su di lui, tanto da far riflettere molti sulle capacità degli osservatori italiani o da far pensare a qualcuno di essere ora di fronte a un grande abbaglio collettivo. La realtà è che, dalla quarta giornata di campionato, il Napoli gioca il calcio più aggressivo e più efficace, per alcuni anche il più bello, di tutta la Serie A.

IL FAVORITO
Sondaggi effettuati da vari giornali dicono che, secondo la maggioranza degli addetti ai lavori, il Napoli di Sarri è il grande favorito della sfida di stasera al San Paolo, e anche, allo stato, il più autorevole candidato alla conquista dello scudetto. L'Inter di Mancini invece viene ritenuta quasi usurpatrice del posto di capolista. Gioca troppo male, il giudizio generale, almeno fino al 4-0 rifilato al Frosinone («ma era il Frosinone…»).

CORSA E DIFESA
I numeri sono a favore del Napoli: ha subìto un solo gol in più della difensivista Inter e ne ha segnati 24 contro 16, tira in porta molto più frequentemente (83 a 61) e subisce meno tiri (32 a 56). Corre anche di più: 108,381 km percorsi contro i 99,766 dell'Inter. Un dato che conferma la maggiore capacità di pressing a tutto campo. Al di là dei numeri, incantano la capacità difensiva della squadra di Sarri e le giocate dei vari Higuain e Insigne. In parità invece sono gli elogi ricevuti da Sarri e le critiche ricevute da Mancini. E' rimasta solo la classifica, dispettosa com'è, a dire che Mancini è migliore di Sarri.

Almeno fino a stasera. E poi?