Figc, Agnelli: «Abete si dimetta da Uefa»
«Tavecchio non ha autorevolezza».

Figc, Agnelli: «Abete si dimetta da Uefa» «Tavecchio non ha autorevolezza».
2 Minuti di Lettura
Martedì 8 Luglio 2014, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 22:07
«Il gesto di Abete e Prandelli è stato corretto ma li smarca nel momento del bisogno. Prandelli già si è felicemente sposato con i turchi dove la pressione fiscale è minore. Farsi da parte non è il gesto di cui ha bisogno il calcio. Non ringrazio Abete per averci lasciati soli». Lo ha detto il presidente della Juve Andrea Agnelli.



«A livello internazionale abbiamo nell'ECA e nella Uefa Rummenigge e Platini. La gente schizza in piedi, riconosce autorevolezza immediata. Fatico a pensare che lo stesso trattamento possa essere

riconosciuto a Tavecchio. Non serve un traghettatore ma un riformista che ci porti in un'altra dimensione», ha aggiunto.



«Il tempo che ci ha dato Abete con le dimissioni da presidente federale è molto limitato e questo rende tutta l'analisi molto più complicata. Peraltro dimissioni parziali, perchè invece le cariche alla Uefa e al Coni le ha tenute, quindi a mio giudizio per coerenza a questo punto dovrebbe dimettersi anche dalle altre posizioni», ha continuato.



«Tavecchio? Ha ufficializzato la sua disponibilità, ha un forte supporto di Carraro e quindi sappiamo che ha un forte supporto di un sistema che viene da lontano. Noi faremo valutazioni per cercare qualcosa di nuovo», ha sottolineato Agnelli, parlando dell'eventuale candidatura di Demetrio Albertini alla presidenza della Figc. «Questo non lo dico io, lo dite voi. Ma Albertini corrisponde senz'altro all'identikit» del presidente necessario in questo momento.



«Così come lo possono essere Cannavaro, Vialli, Costacurta. Sono giocatori del recente passato che hanno sufficienti esperienze dirigenziali e manageriali. Guardiamo alla generazione di calciatori

che hanno giocato a cavallo degli anni 2000, sicuramente è gente che saprebbe rappresentare il calcio in maniera importante. È altresì importante la classe dirigente che li accompagnarebbe in

questo percorso, perché da solo nessuno riuscirebbe a cambiare la federcalcio attuale e ad apportare le riforme necessarie», ha aggiunto Agnelli.



VIALLI: «IO CANDIDATO? NO COMMENT»

Gianluca Vialli si trincera dietro un no comment, mentre Billy Costacurta si tira subito fuori dalla corsa alla presidenza della federcalcio dopo che i nomi dei due illustri ex calciatori sono stati tirati in ballo dal presidente della Juve Andrea Agnelli. «Sono lusingato - ammette l'ex attaccante di Sampdoria e Juventus dagli studi di Sky poco prima del fischio d'inizio di Brasile-Germania - ma consapevole che qualsiasi cosa dicessi in questo momento potrebbe essere usato contro di me, quindi no comment».

Da parte sua l'ex milanista Costacurta lancia la volata all'ex compagno di squadra Albertini:«sarebbe perfetto, io invece ho scelto un altro percorso».
© RIPRODUZIONE RISERVATA