Conte: «Le prossime due partite sono fondamentali. Balotelli? Anche senza infortunio non l'avrei convocato»

Conte: «Le prossime due partite sono fondamentali. Balotelli? Anche senza infortunio non l'avrei convocato»
di Redazione Sport
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Lunedì 5 Ottobre 2015, 14:35 - Ultimo aggiornamento: 19:12

«Azerbaigian e Norvegia sono due partite fondamentali per noi. Non dimentichiamo che il pass per la Francia non lo abbiamo e che quindi passa da queste due partite. Abbiamo due match ball e dobbiamo cercare di non aspettare il secondo». Il ct Antonio Conte chiede massima attenzione agli azzurri sui prossimi due impegni di qualificazione agli Europei. Il tecnico vuole chiudere quanto prima il discorso. «Cerchiamo di concentrarci bene sull'Azerbaigian, che ha dimostrato nell'ultimo periodo di essere una buona squadra. Viene da quattro risultati utili da quando c'è il nuovo ct, pareggiando con Norvegia e Croazia che sono nostre antagoniste. Questo ci deve far capire che non saràper niente una passeggiata», avverte Conte in conferenza stampa a Coverciano. «Ci sarà l'inaugurazione del nuovo stadio da 60mila persone, c'è tutto per essere una trappola nei nostri confronti. Dovremo fare molta attenzione, lavorare e pensare in primis all'Azerbaigian -ripete il ct-. Dobbiamo ottenere il massimo, sono due gare fondamentali e non possono essere considerate interlocutorie».

«Pochi italiani in campo? È un ritornello che ci portiamo dietro da un bel pò di tempo, è già iniziato con Prandelli questo tipo di situazione, che è sotto gli occhi di tutti, ma non è che ogni volta dobbiamo rimarcare questa situazione e creare un alibi, c'è, lo sappiamo, cerchiamo di lavorare, ottimizzare il prodotto, qualche nuova regola è stata messa in atto, e speriamo che in futuro si possa fare qualcosa per far crescere il numero di italiani in squadra». Il ct azzurro, Antonio Conte, commenta così la situazione del campionato che vede pochi italiani in campo nelle varie squadre di club. «La conosciamo questa situazione, ma ora interessa relativamente. Ho questo gruppo di 40 giocatori, potrebbe aggregarsi qualcun altro, qualche nuova proposta del campionato, cerchiamo di ottimizzare e di lavorare», ha aggiunto il tecnico che mette poi in risalto la solidità difensiva della nazionale nonostante il blocco Juve in campionato non stia brillando. «È stato messo in risalto il fatto che questa nazionale ha segnato con il contagocce ma non che subisce pochi gol, mi auguro che il trend, a livello difensivo, possa continuare magari essendo più cattivi e cinici sotto porta». Il ct ha poi visto positivamente la maggiore intensità di gioco di squadre come Fiorentina e Napoli. «Il termine intensità sapete quanto lo ami, perché il calcio è fatto di questo, sempre, sia in fase di possesso che di non possesso. Mi piace e cerco di trasferirlo alla mia squadra».

«Senza l'infortunio avrei convocato Balotelli? No, perché bisogna comunque seguire un percorso per arrivare in nazionale». Lo ha detto il ct azzurro Antonio Conte parlando dell'attaccante del Milan nella conferenza stampa a Coverciano all'inizio del ritiro degli azzurri, in vista del doppio impegno di qualificazione agli Europei contro Azerbaigian e Norvegia. «Se pensiamo che al massimo bastano due partite e tutto è aperto qui...forse lo è per qualcuno di voi ma non per me, perché ho bisogno di certezze sotto tanti punti di vista e di continuità», ha evidenziato Conte. «Questo non vale solo per Balotelli, ma per tutti. Se un giocatore nelle ultime due partite mi fa tre gol non è che viene automaticamente in Nazionale. Serve un percorso fatto di continuità, buone prestazioni e disponibilità nei confronti della squadra», ha aggiunto il ct. «Penso che Mario stia lavorando bene. O almeno, parlando con Sinisa (Mihajlovic, ndr) sembra che abbia voglia di fare le cose per bene.

Quello che io chiedo a lui -ha spiegato Conte- è la dimostrazione di meritare la Nazionale. Non significa fare un gol o fare gol su punizione, ma dare continuità in tutto quello che si fa, negli atteggiamenti nella voglia. Siccome ha da poco iniziato di nuovo a giocare non sarebbe venuto lo stesso in nazionale».

«Jorginho è un ragazzo che stiamo seguendo, adesso può giocare nella nazionale italiana e mi auguro che se dovessi un domani chiamarlo non ci sia uno scandalo un'altra volta». Così il ct azzurro Antonio Conte parlando in conferenza stampa di un'eventuale chiamata in Nazionale del centrocampista del Napoli e alludendo alla vecchia polemica sugli oriundi.

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