Conte dalla Juventus a Vinovo
​«Che effetto mi ha fatto? Bello»
​Il ct azzurro sarà ospite a Sanremo

Conte dalla Juventus a Vinovo ​«Che effetto mi ha fatto? Bello» ​Il ct azzurro sarà ospite a Sanremo
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Venerdì 23 Gennaio 2015, 16:18 - Ultimo aggiornamento: 16:23
«L'incontro a Vinovo è andato bene. Che effetto mi ha fatto? Bello. Bello anche l'affetto dei tifosi, mi fa sempre piacere sentirlo». Antonio Conte ha fatto visita alla Juventus. Il ct azzurro, fino a luglio 2014 allenatore della Vecchia Signora, ha trascorso la mattinata nel centro tecnico di Vinovo. Con la dirigenza bianconera si è parlato degli stage della Nazionale? «Non abbiamo parlato di niente», dice Conte ai microfoni di Sky Sport.



Il ct azzurro sarà ospite del più nazional popolare degli appuntamenti televisivi, e va da sè che la sua canzone preferita è «si può dare di più». «Non è la prima volta che salirò su quel palco - ha detto Conte in un'intervista a Donatella Scarnati per Raisport in onda domani su Dribbling - la prima volta fu con quattro compagni della Juve, e cantammo per un progetto al Gaslini di Genova. Avevo una bella voce, ora non è più così,dalla panchina urla e a fine partita sono afono». «È una bellissima kermesse - aggiunge Conte parlando di Sanremo - la manifestazione canora italiana più importante che seguo da quando ero bambino. Per me tornarci da allenatore della nazionale sarà un grande orgoglio, mi provoca forti emozioni». Le piace cantare? «Mi piace molto cantare e, prima di cominciare la carriera di allenatore, avevo pure una discreta voce. Adesso non è più così. Colpa della panchina...durante le partite urlo per chiamare i giocatori che spesso fanno finta di non sentire. Finita la partita mi ritrovo afono e ci vogliono due, tre giorni per tornare ad essere normale. Tutto questo insomma ha modificato la mia voce e me ne accorgo quando vedo in tv le imitazioni che fanno di me».



Qual è una canzone di Sanremo che ricorda più volentieri? «Si può dare di più, di Morandi, Ruggeri e Tozzi. Un testo quanto mai attuale...»«Sì - afferma il Ct nella Nazionale - tutti possiamo dare di più a cominciare da me. I giocatori? C'è chi cerca di dare sempre il massimo,chi deve essere aiutato,ma in genere i campioni quando raggiungono certi livelli hanno dentro qualcosa di importante e lo dimostrano». Poi Conte torna sui problemi che coinvolgono la nazionale sintetizzati dalla sua frase 'Non abbiamo ancora toccato il fondò. «Mi auguro di non dover continuare a scavare - sottolinea il Ct nell'intervista alla Rai - perchè significherebbe essere andati ancora più giù. Mi auguro che ci sia stata una presa di coscienza, che ci sia la voglia e la volontà con i fatti di ripartire verso traguardi più ambiziosi». C'è secondo lei la volontà? «Ci deve essere da parte di tutti, bisogna rendersi conto che siamo scivolati in basso e che è giunta l'ora di tirarsi su». -Il CT della nazionale tedesca campione del mondo Loew ha ringraziato tutti perchè se la Germania ha vinto il merito è di tutti: «È una bella immagine - conclude Conte - e mi auguro che un giorno il ct dell'Italia possa fare lo stesso discorso» Un messaggio soprattutto per le società? «Le vittorie si raggiungono insieme: calciatori, allenatori, presidenti, dirigenti, insieme per lo spesso progetto ed è quello che cerco di insegnare ai calciatori».
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