Calcio nel caos, ispezioni nelle pay tv:
Guardia di Finanza indaga su vendita diritti

Calcio nel caos, ispezioni nelle pay tv: Guardia di Finanza indaga su vendita diritti
3 Minuti di Lettura
Martedì 19 Maggio 2015, 10:42 - Ultimo aggiornamento: 20 Maggio, 20:38

Il calcio è nella bufera, con una inchiesta che tocca gli interessi più profondi. Nell'ambito di accertamenti sulla vendita dei diritti televisivi per le stagioni calcistiche 2015-2018 finanzieri del nucleo speciale Tutela Mercati, d'intesa con l'Autorità Garante della Concorrenza, stanno eseguendo ispezioni a Milano e Roma presso le sedi della Lega calcio di serie A e di alcune pay-tv.
Concorrenza falsata. L'ipotesi investigativa all'esame di Antitrust e Guardia di Finanza è che l'esito finale della vendita dei diritti televisivi per le stagioni calcistiche 2015-2018, espletata dalla Lega calcio nel giugno 2014, sia stato alterato da un accordo restrittivo della concorrenza.

L'ipotesi di un «accordo restrittivo della concorrenza» sui diritti del campionato di serie A 2015 2018 tra i principali operatori nel mercato della pay tv, Sky e Mediaset, «favorito dalla stessa Lega, nonchè da Infront», è stata formulata «sulla base di alcune notizia di stampa apparse nel mese di febbraio 2015». Lo spiega l'Autorità Antitrust nel provvedimento in cui ha deliberato l'avvio dell'istruttoria sulla vicenda. In particolare, a quanto si apprende, nel mirino sarebbero finite alcune parole del presidente della Lazio, Claudio Lotito: «Io, di bilanci, me ne intendo, sono quello che ha fatto prendere 1,2 miliardi alla Lega di A, ho fatto parlare Murdoch e Berlusconi».

Lega Calcio coinvolta. Tale accordo - sempre secondo l'ipotesi investigativa - sarebbe avvenuto fra i principali operatori attivi a livello nazionale sul mercato delle pay-tv, vale a dire Sky e Mediaset. La stessa Lega Calcio, in violazione di disposizioni europee - ipotizzano gli investigatori - avrebbe favorito gli accordi.

Le ispezioni, nel dettaglio, avvengono nelle sedi della Lega nazionale professionisti, di Infront Itali srl, di Sky Italia srl, di Reti Televisive Italiane Spa; di Mediaset Spa; e di Mediaset Premium Spa.

Malago' frena. «Onestamente non saprei commentare, però attenzione, una ispezione, un controllo o una verifica non devono far pensare necessariamente che ci sono cose che non funzionano, magari c'è stata una denuncia quindi potrebbe essere un atto dovuto. Non posso esprimere una opinione nè credo sia giusto farlo adesso». Lo ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagó, a margine della seduta della Giunta Coni commentando le ispezioni della Guardia di Finanza legate ai diritti tv.

Infront collabora. «Infront ha messo a disposizione dell'Antitrust ogni documento richiesto e sta già collaborando con la stessa all'accertamento della correttezza dei fatti». Così l'advisor per i diritti tv della Lega ha commentato le ispezioni della Guardia di finanza. Infront «è a conoscenza dell'istruttoria avviata dall'Antitrust in relazione alla vendita dei diritti tv nel mercato domestico - spiega ancora l'advisor - per il periodo 2015-2018 e conferma che stamani funzionari dell'Antitrust, assistiti dalla Guardia di Finanza, si sono recati presso la propria sede a Milano».

© RIPRODUZIONE RISERVATA