Italia, l'Europeo è vicino. Stasera a Firenze la sfida contro la cenerentola Malta obbligatori i tre punti

Italia, l'Europeo è vicino. Stasera a Firenze la sfida contro la cenerentola Malta obbligatori i tre punti
di Ugo Trani
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Giovedì 3 Settembre 2015, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 10:51
L'Italia prova a ripartire verso Parigi. Da Firenze che è però tiepida e bisogna anche capirla. Il match del Franchi non è certo di primo piano. Malta, guidata da Pietro Ghedin che in passato è stato vice di Cesare Maldini, Dino Zoff e Giovanni Trapattoni sulla panchina azzurra, dovrebbe aiutarla più della curva Fiesole e del resto del pubblico. La Nazionale di Antonio Conte, con la frenata del 2015, è scivolata al 16° posto nel ranking Fifa, ma gli avversari di questa sera sono addirittura al 159°. E nel gruppo H sono ovviamente ultimi, con appena 1 punto conquistato e 1 gol segnato. Ma all'andata finì solo 1 a 0 con la rete di Pellè e la sofferenza dovuta all'atteggiamento rinunciatario dei maltesi che, per la preoccupazione del nostro ct, oggi si presentano con l'attaccante Effiong, nigeriano veloce e tosto che potrebbe fare la differenza in contropiede. Naturalizzato da 1 anno, ha fatto 1 gol in 3 partite. Non c'è, insomma, da spaventarsi di un giocatore che a novembre avrà 31 anni.
DIGIUNO DA INTERROMPERE
Conte vuole vincere sia qui che domenica sera a Palermo contro la Bulgaria. I 6 punti non basteranno a priori per la qualificazione, nel senso che poi si dovrebbe fermare la Norvegia terza (ora a 10 punti), raccogliendo 1 pari in 2 match, più che la Croazia prima (a 13). A fine giornata si potranno fare nuovi calcoli dopo le partite Azerbaigian-Croazia e Bulgaria-Norvegia. Il ct, contando anche le 2 gare di ottobre, vorrebbe chiudere con l'enplein e quindi 12 punti, gli stessi raccolti fin qui. Magri per prendersi il primo posto che al momento è distante 1 punto. Il risultato con Malta serve, però, per interrompere la serie negativa che dura da 4 gare: nel 2015 ancora nessun successo. L'ultimo, nelle qualificazioni europee, è lontanissimo. Sono passati quasi 11 mesi, a Ta' Qali, proprio contro la nazionale di Ghedin. Da marzo a giugno, invece, i pareggi di Sofia e Spalato, più quello in amichevole a Torino contro l'Inghilterra. La stagione si è conclusa con la sconfitta a Ginevra contro il Portogallo (sempre in amichevole), la prima e unica di questa gestione. Pesantissima perché l'Italia non sarà, per colpa di quel ko, testa di serie al mondiale 2018.
SENZA GOL
Davanti il centravanti, come all'andata nella notte del suo debutto, sarà Pellè. La scelta è quasi obbligata. Zaza e Immobile, il primo tandem offensivo dell'era Conte, non sono titolari rispettivamente nella Juve e nel Siviglia. Anzi, non giocano mai. E rischiano di uscire dal gruppo azzurro. Accanto al centravanti del Southampton (2 reti in 4 gare con l'Italia), Eder che è l'attuale capocannoniere del campionato (4 gol in 2 partite). Nei 6 incontri delle qualificazione gli azzurri sono stati capaci di far centro solo 9 volte e le punte, hanno raccolto davvero poco. Il più concreto è stato Candreva, 2 reti divise nei match contro la Croazia, affidabile anche Chiellini, doppietta contro l'Azerbaigian, poi i gol di Zaza, Bonucci, Pellè, Eder e l'autorete di Minev in Bulgaria su tiro di Bertolacci. Tra i titolari Pirlo è quello che vede di più la porta con 13, mentre De Rossi con 16 è quello che ne ha realizzati di più.
RISPOSTA FREDDA
I premier Renzi e Muscat saranno in tribuna per dare un senso alla serata e al ritorno degli azzurri al Franchi dopo 4 anni. La gente, però, snobba l'Evento. Meno di 9500 i biglietti venduti (2000 regalati dalla Figc alle scuole calcio). I paganti dovrebbero dunque essere di più dei 7043, minimo storico per le gare casalinghe dell'Italia, nell'amichevole del 17 novembre 2004 a Messina contro la Finlandia. Proprio qui, la nazionale di Prandelli, si qualificò per l'Europeo 2012 in Polonia e Ucraina con 2 turni d'anticipo, battendo 1 a 0 la Slovenia e il record azzurro con 22 punti in 8 partite. Il precedente del 6 settembre 2011 ha il suo peso: Conte è attento a tutto, anche alla scaramanzia.