Fifa: ritirata la sospensione, stretta di mano tra Israele e Palestina

Fifa: ritirata la sospensione, stretta di mano tra Israele e Palestina
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Venerdì 29 Maggio 2015, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 19:16
I palestinesi hanno ritirato la richiesta di sospendere Israele dalla Fifa ma hanno ottenuto, con il voto approvato dall'assemblea di Zurigo, la creazione di
un Comitato congiunto che dovrà affrontare i temi sul tavolo, compreso quello delle 5 squadre israeliane basate nei Territori Occupati. Una stretta di mano tra i presidenti delle due Federcalcio, Ofer Eini e Jibril Rajoub, ha suggellato, dopo la votazione (165 a favore, 18 contrari), l'esito della 'mediazionè presentata ieri sera all'ultimo momento dallo stato ebraico e fortemente invocata dal presidente della Fifa Blatter. Sembra così chiusa la parte 'sportivà dello scontro tutto politico in corso nelle varie organizzazioni internazionali (come mostrato in sede Fifa) tra Autorità nazionale palestinese (Anp) e Israele. Tanto che il premier Benyamin Netanyahu ha sottolineato che «è fallito il tentativo dei palestinesi di espellerci dalla Fifa» definendo quella di Ramallah «una provocazione che allontana la pace invece di avvicinarla». Una mossa - ha spiegato - che va «ad aggiungersi alle altre unilaterali» compiute dai palestinesi in diverse istituzioni internazionali, mentre «l'unico modo di raggiungere la pace» - ha insistito - passa «attraverso negoziati diretti». Fatto sta che l'Anp, pur rinunciando al voto sulla sospensione di Israele, ha ottenuto con l'accettazione della «mediazione» l'istituzione di un Comitato che ha l'obbligo di risolvere i problemi sul tavolo come chiesto da Rajoub alla Fifa. A cominciare dalla libertà di movimento dei calciatori e allenatori palestinesi dai Territori (Gaza compresa) verso Israele e l'estero (e viceversa), per passare alle tasse doganali che riguardano il calcio palestinese, al denunciato razzismo nei confronti degli atleti e allo status delle 5 squadre israeliane che sono di base nei Territori.

Rajoub ha chiesto che a decidere sullo status di queste squadre sia l'Onu ma, fonti in Israele, hanno spiegato che dovrebbe essere la stessa Fifa. «Sono felice per il calcio israeliano e per Israele che la minaccia di espulsione sia stata tolta», ha detto Eini; «ho deciso di ritirare la sospensione, ma questo non significa che ho ceduto sulla resistenza», ha sottolineato Rajoub. Poi, dopo il voto, la stretta di mano tra i due.
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