Il Platini gate
Platini aveva giocato d'anticipo, presentando la candidatura la mattina del giorno in cui è stato sospeso. Ma potrebbe essere dichiarato ineleggibile a causa della sospensione ed è in attesa del verdetto del comitato di appello Fifa. Se questo fosse negativo è pronto a rivolgersi al Tas.
La commissione elettorale ad hoc della Federazione internazionale ha reso noto che non prenderà in considerazione i candidati oggetto di una sospensione. I 90 giorni di stop inflitti a Platini scadranno il 5 gennaio.
Il presidente della commissione elettorale, Domenico Scala, ha spiegato che «le candidature alla presidenza della Fifa che sono state presentate nei tempi e nella forma previsti, ma che si riferiscono a candidati soggetti a (temporanea o definitiva) squalifica, non saranno trattate dal comitato stesso fintanto che il divieto è valido e in vigore». Se tale sospensione sarà revocata o terminerà prima delle elezioni presidenziali della Fifa, il comitato ad hoc valuterà «come procedere con la candidatura in questione».
Fine della monarchia
Intanto, nel tentativo di arginare la crisi - esplosa con gli arresti dello scorso maggio a Zurigo, dove si doveva celebrare la rielezione di Blatter - avanzano alcune proposte di riforma sulla gestione dell'organizzazione.
Tra queste, un limite di 12 anni (tre mandati) alla durata in carica del presidente e di 74 per l'eleggibilità dello stesso e dei dirigenti; retribuzioni di dominio pubblico; Comitato esecutivo trasformato in «Consiglio Fifa», con competenze limitate alla supervisione di «questioni strategiche», piuttosto che con «poteri esecutivi sulle politiche».
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