La Fifa vuole la svolta: basta presidenti a vita e stop alla candidatura di Platini

La Fifa vuole la svolta: basta presidenti a vita e stop alla candidatura di Platini
di Redazione Sport
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Martedì 20 Ottobre 2015, 19:11 - Ultimo aggiornamento: 19:28
La Fifa ha confermato che si terrà il 26 febbraio 2016 il congresso straordinario per eleggere il successore di Sepp Blatter alla presidenza. Non cambia la data, quindi, nonostante le incertezze sulla candidatura del numero uno della Uefa, Michel Platini, zavorrata dalla vicenda dei due milioni di franchi svizzeri e sospeso provvisoriamente dal Comitato etico per 90 giorni. Denaro che sarebbe un compenso per consulenze svolte tra il 1999 e il 2002, ma senza un contratto scritto, bensì frutto di un «gentleman's agreement».

Il Platini gate
Platini aveva giocato d'anticipo, presentando la candidatura la mattina del giorno in cui è stato sospeso. Ma potrebbe essere dichiarato ineleggibile a causa della sospensione ed è in attesa del verdetto del comitato di appello Fifa. Se questo fosse negativo è pronto a rivolgersi al Tas.

La commissione elettorale ad hoc della Federazione internazionale ha reso noto che non prenderà in considerazione i candidati oggetto di una sospensione. I 90 giorni di stop inflitti a Platini scadranno il 5 gennaio.

Il presidente della commissione elettorale, Domenico Scala, ha spiegato che «le candidature alla presidenza della Fifa che sono state presentate nei tempi e nella forma previsti, ma che si riferiscono a candidati soggetti a (temporanea o definitiva) squalifica, non saranno trattate dal comitato stesso fintanto che il divieto è valido e in vigore». Se tale sospensione sarà revocata o terminerà prima delle elezioni presidenziali della Fifa, il comitato ad hoc valuterà «come procedere con la candidatura in questione».

Fine della monarchia
Intanto, nel tentativo di arginare la crisi - esplosa con gli arresti dello scorso maggio a Zurigo, dove si doveva celebrare la rielezione di Blatter - avanzano alcune proposte di riforma sulla gestione dell'organizzazione.
Tra queste, un limite di 12 anni (tre mandati) alla durata in carica del presidente e di 74 per l'eleggibilità dello stesso e dei dirigenti; retribuzioni di dominio pubblico; Comitato esecutivo trasformato in «Consiglio Fifa», con competenze limitate alla supervisione di «questioni strategiche», piuttosto che con «poteri esecutivi sulle politiche».

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