Figc, il primo Consiglio dell'era Tavecchio
«Conte? Uno choc positivo». Discriminazione territoriale, si cambia

Figc, il primo Consiglio dell'era Tavecchio «Conte? Uno choc positivo». Discriminazione territoriale, si cambia
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Lunedì 18 Agosto 2014, 16:12 - Ultimo aggiornamento: 19 Agosto, 14:07
E' atterrato a Roma nella mattinata di oggi Antonio Conte, nuovo ct della Nazionale. Si è immediatamente incontrato con Mauro

Vladovich, segretario delle squadre nazionali per programmare a pranzo le prossime settimane, in vista dei primi impegni azzurri: l'amichevole del 4 settembre con l'Olanda e, cinque giorni dopo, l'impegno con la Norvegia, per le qualificazioni all'Europeo. Poi, intorno alle 16.25, Conte arriva in quell'Hotel Parco dei Principi che domani mattina ospiterà la sua prima conferenza stampa. Soltanto alle 18.40 inizia il primo faccia a faccia con il presidente Tavecchio. Durante la cena con il numero uno della Figc sono stati definiti gli ultimi dettagli

del contratto che legherà il ct alla Federazione per i prossimi due anni. Domani la firma del contratto, poi, alle 11.30, la presentazione.



IL CONSIGLIO FEDERALE

Intanto questa mattina si è tenuto il primo consiglio federale dell'era Tavecchio. Vediamo, nel dettaglio, cosa è emerso,



DISCRIMINAZIONE TERRITORIALE

Il Consiglio Federale ha approvato la modifica della norma sulla discriminazione territoriale che andrà immediatamente in vigore, intervenendo sui testi dell'art. 11 e 12 del Codice di giustizia sportiva. Non costituirà più un comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, quella condotta che, ex art. 11 del Codice di Giustizia Sportiva, era da considerarsi, direttamente o indirettamente, di «origine territoriale».



In sostanza cantare cori contro i napoletani o qualsiasi altro tipo di «discriminazione territoriale» non varrà più l'automatica chiusura di settori degli stadi, ma una «gradualità di sanzioni» che andrà dalla diffida e dalla multa in su: per vedere puniti i club con settori vuoti o stadi interi senza pubblico bisognerà assistere a casi «di particolare gravità» o a recidive.



Sempre sul tema della lotta alle discriminazioni, va a Fiona May l'incarico di coordinare una Commissione specifica che rafforzi l'impegno e l'iniziativa della Federazione su queste problematiche.



LA SERIE B

Si saprà la prossima settimana quale squadra sarà integrata in serie B in seguito all'ordinanza dell'Alta corte di giustizia del Coni, che ha deliberato di integrare il campionato di B a 22 squadre. La Figc ha riaperto i termini per la domanda fino a lunedì 25 e ha stabilito che si applicano gli stessi criteri dei ripescaggi: in questo caso sono preclusi club condannati per il calcioscommesse negli ultimi 5 anni,come Novara e Reggina.

«Abbiamo interpretato in maniera estensiva il comportamento che la Lega di B utilizza da nove anni a questa parte - ha spiegato Tavecchio - Sarebbe singolare se andassimo a stabilire nuovi criteri. Abbiamo mantenuto gli stessi, ma riapriamo i termini, dando a tutto sistema la possibilità di partecipare».



I criteri adottati sono gli stessi utilizzati per i ripescaggi: 50% per la posizione in classifica, 25% per la biglietteria e 25% per la storia della società. I termini per la presentazione delle domande

scadranno lunedì 25 agosto alle 13. Per l'integrazione dell'organico, e per ogni provvedimento successivo, «è stata data delega al presidente, d'intesa con i vicepresidenti, i presidenti delle Leghe e delle componenti tecniche». «Lunedì, con la delega al presidente federale, si capirà quale squadra ha i titoli per accedere alla Serie B», ha spiegato il neovicepresidente Mario Macalli.



LE NUOVE NOMINE

Nominati i due nuovi vicepresidenti che affiancheranno Tavecchio: il numero uno della Lega di Serie A Maurizio Beretta sarà il vicario e il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, il secondo vicepresidente. Deciso anche il comitato di presidenza che sarà composto da Tavecchio, Beretta, dal rappresentante della Lega di Serie A, Claudio Lotito, da un rappresentante di Aic e Aiac, Renzo Ulivieri, e da un rappresentante della Lega Nazionale Dilettanti, il vicepresidente Alberto Mambelli. A Lotito è stata assegnata fino a dicembre 2016, la delega per le proposte di riforma dell'assetto normativo della Figc (ai sensi dell'art 27 dello Statuto).



E tanto per non restare con le mani in mano Lotito si è anche improvvisato scrutatore: in occasione della votazione per i due vicepresidenti ha voluto partecipare in prima persona allo spoglio, tra lo stupore di alcuni dei presenti. «Cosa c'è di male? -

ha replicato lui - dò una mano...» Ancora da decidere l'incarico di team manager. Tema caldo anche quello del ripescaggio di una squadra per la Serie B a 22 e la questione Novara.



LA SCELTA DI CONTE

Per quanto riguarda le critiche giunte da più parti al contratto di Conte, «vorrei rispondere domani dopo averlo firmato con il tecnico - ha spiegato Tavecchio - Abbiamo una stretta di mano, un gentleman agreement. Per il resto dobbiamo aspettare domani. Ma posso dire che Conte sarà uno choc positivo».



Ma al nuovo allenatore azzurro Antonio Conte sono già arrivati gli auguri di buon lavoro del suo successore alla guida della Juventus Massimiliano Allegri. «In bocca al lupo ad Antonio Conte: spero faccia bene, tutta l'Italia del calcio ne ha proprio bisogno», ha twittato Allegri.

Critiche sul contratto sono invece arrivate da Renzo Ulivieri, presidente dell'Assoallenatori, secondo il quale il contratto con lo sponsor di Conte è «un segnale di debolezza della federazione». Anche se «Conte è un tecnico preparato», secondo Ulivieri. «Si parla della differenza tra un allenatore di club e uno della nazionale, ma chi sa fare l'allenatore sa fare anche il selezionatore – ha spiegato - In più Conte ha una cosa importante per un ct, nella preparazione della gara e nella lettura durante la gara è un allenatore molto bravo. Scelta valida lasciamo perdere le modalità. Paolo Rossi team manager? Non so se lo ha già fatto, poi bisogna andare alla ricerca di competenze. Fino ad oggi si è operato sull'immagine, vedremo».

Per Conte «parlano i risultati», dice il presidente dell'Aic Damiano Tommasi, che spiega come per anni «il blocco Juve» sia stato «una colonna portante della nostra nazionale. Può essere una scelta che può dare buoni frutti».
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