Figc, Tavecchio dopo la gaffe: «Ok critiche, ma non accetto accuse di razzismo»

Figc, Tavecchio dopo la gaffe: «Ok critiche, ma non accetto accuse di razzismo»
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Sabato 26 Luglio 2014, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 27 Luglio, 10:43

E' bufera su Carlo Tavecchio per la gaffe di ieri in assemblea Figc. La frase sui giocatori stranieri, che «qui fanno i titolari quelli che prima mangiavano le banane» non è piaciuta proprio a nessuno. Pioggia di critiche sul candidato presidente della Figc: a cominciare dal sottosegretario alla presidenza con delega allo Sport Graziano Delrio, che ha fatto trapelare la propria «forte irritazione» per le parole di Tavecchio, passando per l'Assocalciatori, la Lega B e i parlamentari del Pd.

LA REPLICA

Il candidato presidente si è scusato di nuovo: «Accetto tutte le critiche ma non l'accusa di razzista perchè la mia vita testimonia l'esatto contrario. Nel mio discorso in maniera impropria, e per questo mi scuso ancora una volta, mi riferivo al fatto che sono a favore dell'integrazione, ma al contempo rinnovo la necessità di scoraggiare l'utilizzo di calciatori che non migliorano la qualità del nostro campionato.

Come scritto nel mio programma elettorale, se sarò eletto Presidente della Figc, la federazione condurrà una politica fattiva contro ogni discriminazione».

LE CRITICHE

Ma le reazioni non sembrano placarsi: la vicesegretaria del Pd Debora Serracchiani è categorica: «la sua candidatura non può semplicemente essere presa in considerazione». D'accordo anche il Pd Roberto Morassut. «Il signor Tavecchio, candidato a ricoprire il ruolo di Presidente della Federcalcio, dovrebbe ritirarsi dopo le sue indegne dichiarazioni di ieri», fa sapere in una nota.

Indignazione anche e soprattutto dal mondo dello sport. «Sono sconcertato dalla frase su Optì Pobà e le banane. Ma non so se essere ancora più allibito dal silenzio che le ha circondate» dice il presidente dell'assocalciatori, Damiano Tommasi, che per l'elezione del nuovo presidente si è schierato con lo sfidante, Demetrio Albertini. Tommasi ha detto di aver ricevuto diverse telefonate di protesta da parte di giocatori stranieri e italiani. Anche per il presidente della Lega di B Abodi, che comunque conferma il sostegno a Tavecchio, quella frase è «inaccettabile, inopportuna e infelice. Per me il razzismo è una cosa seria. Senza sensibilità e rispetto non si va da nessuna parte». «Se fosse stato Albertini a dire una cosa del genere gli avrei tolto il mio appoggio», fa sapere il presidente dell'Assoallenatori Renzo Ulivieri, che aveva sostenuto la candidatura alternativa di Demetrio Albertini. Un atteggiamento, quello di Tavecchio, «paternalistico nei confronti di chi si pensa inferiore e da civilizzare», scrive su Twitter l'europarlamentare Cécile Kyenge.

LA DIFESA

A difesa di Tavecchio si schiera invece il presidente della Lega di A, Maurizio Beretta: «La vita di Tavecchio è una continua testimonianza di azioni contro ogni forma di discriminazione – dichiara - Un intercalare certamente del tutto sbagliato non modifica il giudizio di valore su di lui. Si registrano ancora dichiarazioni che tendono a strumentalizzare per finalità diverse una battuta infelice, priva di qualsiasi connotazione razzista. Tavecchio si è occupato personalmente della costruzione di due ospedali in Togo e in Benin. In Togo ha anche costituito una cooperativa per la coltivazione dei pomodori». Gli fa eco il presidente della Lega Pro, Mario Macalli, che parla di strumentalizzazione delle dichiarazioni di Tavecchio. «Conosco Carlo Tavecchio da molti anni, ne conosco la generosità e conosco quello che ha fatto nella sua vita in difesa dei più deboli - spiega - e nessuno può fargli la morale su questioni di discriminazione razziale, perchè ho conosciuto poche persone più impegnate di lui in favore delle popolazioni africane e degli extracomunitari che vivono nel nostro paese». Di utilizzo «pretestuoso» parla anche il presidente della Federazione medici sportivi italiani, Maurizio Casasco. «Sento la necessità di intervenire al fianco di Carlo Tavecchio per il pretestuoso utilizzo di una parola detta in un discorso appassionato e diretto di oltre un'ora e mezza a braccio all'assemblea della Lnd di cui sono stato testimone», dichiara. Intanto la corsa alla presidenza continua: giovedì i due candidati, Tavecchio e Albertini, sono attesi da Giovanni Malagò.

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