A Torino c'è l'Inghilterra: Conte mette alla prova l'altra Italia

A Torino c'è l'Inghilterra: Conte mette alla prova l'altra Italia
di Ugo Trani
3 Minuti di Lettura
Martedì 31 Marzo 2015, 06:29 - Ultimo aggiornamento: 09:35
dal nostro inviato TORINO La novità accompagna in campo proprio il protagonista annunciato della notte torinese: Conte, di nuovo qui per una gara ufficiale, entrerà per la prima volta allo Stadium senza partire da favorito. Applausi più che fischi, anche per la scelta fatta dall'ex tecnico della Juve. Perché non deve certo ingannare che l'Italia preceda l'Inghilterra nel ranking Fifa (10° posto contro 17°): leggendo gli uomini scelti dai due ct per questa amichevole, Hodgson con il fenomeno Rooney e il bomberino Kane, tanto per citare i due attaccanti inglesi, parte avvantaggiato.



NUMERI IMPRESSIONANTI

Conte dice di avere la memoria di un elefante. Si riferisce, permaloso com'è, agli attacchi dei suoi ex datori di lavoro e, vanitoso quanto basta, pure ai suoi successi in bianconero. Da allenatore della Juve, qui allo Stadium ha raccolto tantissimo: in 76 gare (campionato e coppe), 57 vittorie, 16 pareggi e appena 3 sconfitte, realizzando 159 reti e subendone 49. Sono le cifre che gli hanno permesso di vincere i tre scudetti di fila con record e prestazioni. Dei suoi invincibili in Italia (fuori no), stasera potrà contare solo su Buffon, Bonucci e Chiellini. E non sono nemmeno giocatori qualsiasi. Sono gli unici, con Barzagli, ad avere esperienza internazionale. Occhio alle presenze: il portiere capitano festeggerà la numero 147, gli altri due rispettivamente 45 e 76. E' l'effetto del ricambio generazionale. E per rendersene meglio conto, basta tornare all'ultima sfida contro l'Inghilterra, il 14 giugno scorso all'Arena Amazonas di Manaus, prima e unica gara vinta (2-1) al mondiale brasiliano. Di quella formazione rivedremo solo Darmian e Chiellini.



LATO B

L'Italia sarà diversa pure da quella che sabato ha pareggiato a Sofia: 8 giocatori nuovi nella formazione di partenza. Con Buffon, entrano Ranocchia a destra nella difesa a tre, Florenzi, Soriano, Valdifiori, Parolo nella linea del centrocampo a 5, Eder e Pellè in attacco. Nel 3-5-2 confermati solo Bonucci, Chiellini e Darmian, quest'ultimo però spostato a sinistra come nel finale della partita contro la Bulgaria, più Soriano ed Eder, entrati però in corsa. Nazionale sperimentale, dunque, senza curarsi del prestigio della rivale. Conte vuole conoscere le alternative per ogni ruolo. Non avendo altre gare da qui allo scontro diretto contro la Croazia, il 12 giugno a Zagabria, la verifica diventa utile per capire su chi potrà contare tra due mesi e mezzo.



ATTENTI A QUEI 3

Conte, insomma, chiama in causa gli interpreti di scorta. Sono 3 quelli che però guarderà con più interesse: Florenzi, Valdifiori e proprio Eder. Il factotum romanista lo avrebbe voluto per la sua Juve come alternativa a Lichtsteiner per la fascia destra e su quella corsia lo valuterà contro l'Inghilterra; il regista dell'Empoli, al debutto, sarebbe stato l'ideale per il suo Siena in B e l'italobrasiliano, con la rete all'esordio, si è guadagnato la seconda chance anche perché l'attacco, con Immobile e Zaza, sta facendo cilecca da troppe partite. Non a caso che, a parte il gol di Okaka all'Albania nell'amichevole del 16 novembre a Marassi, l'ultima punta ad aver fatto centro prima di Eder è stato Pellè, il 13 ottobre a Malta. E sarà proprio lui il centravanti che farà coppia con l'oriundo. L'Italia non ha finalizzatori di primo piano. Il ct ha ricordato che il cannoniere di questo gruppo è il difensore Chiellini con 6 reti azzurre. In campo ne porteremo solo il doppio, cioè 12 e comprese le 3 di Bonucci. Hodgson non avrà Sterling, Sturridge e Welbeck. Ma Rooney, in gol anche sabato contro la Lituania (4-0), si presenta con 47 reti (e 102 match). Meglio non pensarci. La realtà, però, è questa.