Italia, la doppia fretta del ct azzurro

Italia, la doppia fretta del ct azzurro
di Ugo Trani
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Sabato 10 Ottobre 2015, 03:46 - Ultimo aggiornamento: 17:25
Conte ha fretta di andare all'Europeo e anche di chiudere la sua parentesi azzurra. Se l'Italia vincerà oggi a Baku, il ct avrà raggiunto l'obiettivo. I prossimi mesi li dedicherà alla Nazionale e a se stesso: preparerà la squadra per fare la migliore figura possibile in Francia e al tempo stesso deciderà con quali club trattare. Prima di programmare il futuro azzurro e personale, deve battere l'Azerbaigian che, nononostante sia la nazionale numero 105 del pianeta, è imbattuta nelle qualificazioni da quando c'è Prosinecki in panchina (4 partite, 1 successo e 3 pari, compresi quelli senza prendere gol contro la Croazia e la Norvegia). Conte, per qualificarsi, punta sul 4-4-2, utilizzato solo 1 volta nelle 12 gare della sua gestione: 11 mesi fa a Genova, nell'amichevole contro l'Albania (1-0 gol di Okaka). Quella sera, però, entrò in campo l'Italia di scorta. A Baku sarà diverso. A parte l'infortunato Pirlo, spazio ai titolari. Il sistema di gioco sarà equilibrato e contemporaneamente spregiudicato, perché prevede sulla fascia sinistra El Shaarawy, chiamato al doppio lavoro, esterno di centrocampo per coprire la corsia e ala per aiutare, nel 4-3-3, il centravanti Pellè e la seconda punta Eder. Anche perché l'Azerbaigian i gol non li regala: solo 2 negli ultimi 4 match, pur avendo subìto 64 tiri.