Italia, Conte e il nuovo modulo che sa d'Europa

di Ugo Trani
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Lunedì 12 Ottobre 2015, 03:43 - Ultimo aggiornamento: 11:01

ROMA «Mi auguro di poter lavorare, a fine campionato, per preparare una piccola macchina da guerra. Ci spero. Anzi ci conto». Conte, pur raggiante per la qualificazione conquistata con 1 turno d'anticipo, va subito oltre. Vuole che l'Italia sia competitiva in Francia. Più di oggi. Conoscendolo, la pretende migliore. E per riuscirci punta ad allungare il periodo di preparazione. Insomma, il suo messaggio, è per i club che spesso, in questi 14 mesi, si sono messi di traverso. L'obiettivo è lo spostamento della finale di Coppa Italia, da sistemare in calendario prima della fine del campionato. La serie A, nel dicembre scorso, ha già detto no, aprendo solo nel caso in cui il match fosse tra due squadre non impegnate nella lotta scudetto (proprio quest'anno che le candidate sono aumentate...). Il ct, però, insisterà. Anche perché, dopo il successo di Baku, ha guardato in alto. «Con l'ambizione di arrivare sulla vetta d'Europa».
ASSETTO PREFERITO
La svolta di Conte è nel sistema di gioco. Il paradosso è che la sua idea di calcio sia sbocciata in Nazionale, dove non può fare l'allenatore come vorrebbe, e non nella Juve, dove è comunque rimasto 3 anni. A Torino ha vinto 3 scudetti di fila, ma andando contromano. Il suo modulo è, in fase offensiva, il 4-2-4 che ha utilizzato sabato sera contro l'Azerbaigian, lo stesso che ha collaudato nelle esperienze con il Bari e il Siena. Con la Juve ci ha provato all'inizio, ma ha dovuto presto virare. Senza gli interpreti giusti, non è stato possibile. Così è nato il 3-5-2 dei 3 titoli consecutivi. Quello che, affidandosi proprio al blocco bianconero, ha voluto anche per gli azzurri all'alba del mandato e fino a metà percorso nelle qualificazioni per Euro 2016. Per dare certezze ai giocatori. Non per convinzione. Cambiò a giugno, nel match di ritorno contro la Croazia: il 4-3-3, varato nella trasferta più delicata, è durato appena 4 gare (1 pari, proprio a Spalato, 1 sconfitta, nell'amichevole contro il Portogallo, e 2 vittorie, a settembre, contro Malta e la Bulgaria). Il 4-4-2 lo provò nel test contro l'Albania a Genova, nel novembre scorso: con l'Italia di scorta, però. Sulle fasce Cerci (poi Gabbiadini) e Bertolacci (Bonaventura). Solo a destra, dunque, l'esterno offensivo. A Baku lo ha presentato anche a sinistra, con El Shaarawy, la mossa che più lo rende orgoglioso e che gli permette di attaccare con il 4-2-4: con gli addestramenti a Coverciano, iniziati già a fine agosto, ha reso efficace l'ex milanista nelle due fasi. Candreva sull'altra corsia e Pellè spalle alla porta per favorire l'inserimento di Eder: ecco le 4 punte per volare subito in Francia.
LISTA APERTA
Conte ha già scelto 14 dei 23 azzurri per l'Europeo: Buffon, Darmian, Bonucci, Chiellini, Barzagli, De Sciglio, Candreva, Florenzi, Parolo, Marchisio, De Rossi, Verratti, Eder e Pellè. Altri 9 sono favoriti per chiudere l'elenco: Sirigu, Padelli, Santon, Astori, Pirlo, Soriano, El Shaarawy, Zaza, Insigne. Ma il ct non guarderà in faccia nessuno: chi non gioca, salta. Sirigu, se fa la riserva, esce per Perin o Marchetti, Astori è dentro perché Ranocchia fa panchina, Pirlo, se non si riprende, lancia Jorginho, Santon si gioca il posto con Pasqual, Soriano con Bertolacci, El Shaarawy con Bonaventura, Zaza con Quagliarella, davanti a Immobile e Gabbiadini.

Tra i giovani dell'Under 21 solo Berardi, in ballottaggio con Insigne (poco gradita la fuga di entrambi da Coverciano la scorsa settimana) e Baselli hanno chance. Tra i fedelissimi Giovinco viene prima di Giaccherini. Balotelli, al momento, è out.