Una polemica infinita. Calciopoli e gli scudetti revocati l'oggetto del contendere. E giù con i veleni. Ancora una volta, la Figc come era già capitato quando l'Italia di Prandelli aveva affrontato e battuto (2-1) la Repubblica Ceca - correva il 10 settembre 2013 - ha oscurato la scritta che campeggia in bella vista davanti all'ingresso della tribuna centrale con la scritta "benvenuti".
All'epoca la gigantografia dello scudetto recitava il numero 31, oggi sia il 32 che la scritta "Non c'è 2 senza 3".
La decisione ha fatto aumentare il malcontento del popolo bianconero, già in parte turbato dal ritorno di Conte. Non è esclusa una feroce contestazione da parte dei tifosi della Juve, perché quegli scudetti li hanno conquistati sul campo e non vogliono che nessuno li metta in discussione.
La società aspetta di leggere le motivazioni della sentenza della Cassazione prima di impugnare l'articolo 39 del codice di giustizia sportiva e chiedere, qualora ci fosse la possibilità, la revisione del processo. Polemiche e veleni assortiti. Non si scappa. Intanto la Juve ha disertato il pranzo ufficiale della Figc. Agnelli e Marotta erano impegnati a Stoccolma al Board Eca dell'Uefa. Non è detto che riescano a rientrano in tempo per assistere all'amichevole contro l'Inghilterra.
Anche la presenza di John Elkann è in dubbio. Il presidente di Fca domani in mattinata presenzierà al workshop "Scienza e Sport" organizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli al Museo dell'Automobile che coinvolgerà i ragazzi delle scuole primarie del Piemonte e nel pomeriggio si sposterà in centro al Museo Egizio per l'inaugurazione dopo la ristrutturazione. Un altro indizio del disinteresse verso questa nazionale? Intanto ha fatto discutere la possibilità che Fca in futuro possa non essere più lo sponsor della nazionale. Questione di prospettive, di investimenti e di stile.
Intanto sono arrivati i primi dei circa 2000 tifosi inglesi che hanno comprato il biglietto per il match. Inevitabile, per molti di loro, ingannare l'attesa facendo il giro dei pub british stle che a Torino non mancano.