Malta-Italia 0-1: i risultati premiano Conte
ma il gioco ancora non c'è

Malta-Italia 0-1: i risultati premiano Conte ma il gioco ancora non c'è
di Ugo Trani
2 Minuti di Lettura
Martedì 14 Ottobre 2014, 06:01 - Ultimo aggiornamento: 10:58

Il risultato, al momento, viene prima del gioco. L'Italia vince anche contro Malta, a Ta' Qali, e si piazza a punteggio pieno, dopo le prime tre partite delle qualificazioni europee, in testa al gruppo H e insieme con la Croazia che, il 16 novembre, ospiterà a Milano. Conte avrà dunque la possibilità di sfruttare lo scontro diretto per andare in fuga verso Parigi e di eguagliare Fabbri e Vicini che contarono cinque vittorie consecutive. Il ct, però, non può essere soddisfatto delle ultime due prestazioni, anche considerando il valore dei rivali, modesti e innocui. Gli azzurri non fanno progressi. Anzi nelle due partite di ottobre contro l'Arzebaigian e Malta, rispettivamente al 95° e al 155° posto del ranking Fifa, sono evidenti i passi indietro.

Meglio a settembre contro l'Olanda e la Norvegia.

Davanti a due avversarie che si chiudono, non essendo in grado di far altro, sono venuti a galla i limiti della nostra nazionale. Il 3-5-2 di Conte diventa prevedibile. Gli esterni non incidono nell'uno contro uno, le mezzali non si inseriscono come dovrebbero anche perché gli attaccanti non creano spazi e, in assoluto, mancano le occasioni da gol. Sia a Palermo che ieri sera poche le chance per segnare. L'1 a 0 contro Malta deve far riflettere il ct: l'ultimo successo, striminzito e opaco, vale solo per la classifica e quindi per Euro 2016.

L'Italia avrebbe dovuto fare di più nella parte centrale del match, nei 46 minuti in superiorità numerica, regalo dall'arbitro Hategan. Pellè, debuttante e match-winner, e le quattro vittorie in un mese e mezzo non bastano. Il blocco Juve, al quale Conte si sta aggrappando, è opzione momentanea. Per conquistare punti, senza guardare come. Per crescere, l'Italia ha invece bisogno di altri calciatori. Non gregari, ma di qualità. Da trovare. O da inventare. Magari insistendo su Verratti che è ancora ai primi giorni di scuola. Almeno in nazionale.