Il risultato, al momento, viene prima del gioco. L'Italia vince anche contro Malta, a Ta' Qali, e si piazza a punteggio pieno, dopo le prime tre partite delle qualificazioni europee, in testa al gruppo H e insieme con la Croazia che, il 16 novembre, ospiterà a Milano. Conte avrà dunque la possibilità di sfruttare lo scontro diretto per andare in fuga verso Parigi e di eguagliare Fabbri e Vicini che contarono cinque vittorie consecutive. Il ct, però, non può essere soddisfatto delle ultime due prestazioni, anche considerando il valore dei rivali, modesti e innocui. Gli azzurri non fanno progressi. Anzi nelle due partite di ottobre contro l'Arzebaigian e Malta, rispettivamente al 95° e al 155° posto del ranking Fifa, sono evidenti i passi indietro.
Meglio a settembre contro l'Olanda e la Norvegia.
L'Italia avrebbe dovuto fare di più nella parte centrale del match, nei 46 minuti in superiorità numerica, regalo dall'arbitro Hategan. Pellè, debuttante e match-winner, e le quattro vittorie in un mese e mezzo non bastano. Il blocco Juve, al quale Conte si sta aggrappando, è opzione momentanea. Per conquistare punti, senza guardare come. Per crescere, l'Italia ha invece bisogno di altri calciatori. Non gregari, ma di qualità. Da trovare. O da inventare. Magari insistendo su Verratti che è ancora ai primi giorni di scuola. Almeno in nazionale.