Marchisio, test a Vinovo: il ginocchio è in buone condizioni, presto in campo

Marchisio, test a Vinovo: il ginocchio è in buone condizioni, presto in campo
di Luca Pasquaretta
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Sabato 28 Marzo 2015, 18:46 - Ultimo aggiornamento: 22:07
Fortunatamente è stata solo una barzelletta, che però non ha fatto ridere nessuno. Claudio Marchisio sta bene. Tanto che nel giro di 3/4 giorni tornerà ad allenarsi con i compagni. Potrebbe addirittura essere convocato per la sfida interna contro l'Empoli in programma sabato prossimo, più realisticamente sarà a disposizione per il ritorno in Coppa Italia contro la Fiorentina. Sicuramente ci sarà il 14 marzo allo Juventus Stadium nell’andata dei quarti di Champions League contro il Monaco. Allarme rientrato del tutto. Gli ultimi dubbi sono stati fugati pomeriggio a Vinovo dallo staff medico guidato dal dottor Fabrizio Tencone.



Lontano da occhi indiscreti il principino è stato sottoposto ad esami specifici al ginocchio destro: test di meccanica e di stabilità superati senza problemi e senza avvertire alcun dolore. Il ginocchio destro è a posto. “Non c’è nessuna lesione” come aveva sottolineato la società nella tarda serata di venerdì attraverso un comunicato stampa. A Marchisio basteranno alcuni giorni di riposo e poi sarà di nuovo abile e arruolabile.



Domani per eccesso di scrupolo e di zelo il principino sarà monitorato ancora a Vinovo, dove effettuerà altri test ed esercizi per riprendere l’attività agonistica. Vuole essere pronto per la volata finale e dare una mano ai compagni. Ai piani alti di corso Galileo Ferraris hanno tirato un sospiro di sollievo, ma la fiducia nei confronti dello staff tecnico della nazionale è in caduta libera, perché il giocatore con troppa fretta e superficialità era stato impacchettato e spedito a Torino dopo che gli era stata diagnosticata una “lesione subtotale al collaterale del ginocchio destro”, che se fosse stata confermata sarebbe stato un dramma, perché avrebbe tenuto fuori il giocatore per 6/8 mesi. Invece sono bastati esami più accurati per ribaltare la diagnosi iniziale.



Fabio Fanfani, responsabile dell'unita' diagnostica per immagini dell'Istituto Fanfani di Firenze, che ieri ha effettuato la prima risonanza a Marchisio, ha fatto un passo indietro: “Ho visitato il giocatore ieri mattina, verso le 11.30 - ha raccontato ai microfoni di 'Radio2 a 0', su Rai Radio2 - Nel referto non è mai stato detto che c'era una rottura totale del legamento crociato, ma si parlava di una sollecitazione. Marchisio è stato visto da tre specialisti, tutti concordi nel parlare di sollecitazione.



Ci sono stati problemi di comunicazione tra medici e club”. Il professor Castellacci invece ha scaricato le responsabilità sull’istituto Fanfani: “Nel primo referto c’era scritto lesione subtotale” ha confermato anche oggi. Invece non era così. Perché la risonanza magnetica effettuata a Torino dal professor Faletti, direttore del dipartimento di radiologia e diagnostica del CTO di Torino, alla presenza del professor Quaglia, il chirurgo che aveva operato al menisco nel 2009 proprio Marchisio, del dottor Tencone, responsabile dello staff medico della Juve, hanno dato esito contrario. “Nessuna lesione”.



Appunto. Nessun problema. Il giocatore sta bene. Caso rientrato? Non proprio, la Juve non si fida più, i giocatori sono un patrimonio importante della società e nessuno da queste parti vuole che possa accadergli qualcosa per eccesso di superficialità e mancanza di professionalità.
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