Modelle e fiumi di champagne, la bella vita del calciatore che ha truffato i colleghi bruciando 40 milioni

La notizia riportata dal Daily Mail
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Venerdì 6 Marzo 2015, 08:22 - Ultimo aggiornamento: 7 Marzo, 15:28

Da calciatore era discreto, da truffatore ha dimostrato di essere un vero 'top player'. Michael McIndoe, ex calciatore scozzese 35enne, ora però rischia grosso e la sua bella vita a Marbella, tra modelle e fiumi di champagne, è solo un ricordo.

McIndoe, in carriera, ha vestito le maglie di diverse squadre (Wolves, Barnsley e Coventry le più note) per poi ritirarsi nel 2011, a soli 31 anni, convinto a volersi dedicare agli affari. Già prima di lasciare il calcio giocato l'ex centrocampista aveva convinto diversi colleghi, più o meno famosi, a investire grosse cifre in quelli che lui riteneva essere 'affari sicuri'. Molti, dopo qualche tempo, iniziarono a chiedere spiegazioni, ma McIndoe si limitava a dire: «Aspetta ancora un po' e vedrai, sarai ricchissimo».

Intanto, però, McIndoe non perdeva occasione per andare a Marbella, il suo luogo preferito per le vacanze. Qui ospitava i suoi amici e reclutava le migliori modelle britanniche per i suoi party, dove lo champagne delle migliori marche scorreva a fiumi. Degli oltre 300 calciatori professionisti truffati da McIndoe, l'unico che ha avuto il coraggio di denunciarlo pubblicamente è stato Jimmy Bullard, ex Wigan e Fulham. Ma nella lista ci sarebbero anche nomi eccellenti, tra i quali spunterebbe quello dell'irlandese ex Inter Robbie Keane. La cifra che lo scozzese avrebbe incassato dai colleghi e sperperato, secondo il Daily Mail, ammonterebbe a circa 30 milioni di sterline, oltre 40 milioni di euro.

A peggiorare la situazione c'è stata anche una denuncia di alcune modelle che erano state ingaggiate per le sue feste ma affermano di non essere mai state pagate. Ora i giorni della pazza gioia, per McIndoe, sono finiti: ha finito tutti i soldi accumulati illegalmente ed ha anche un debito di quasi cinque milioni di euro.

Attualmente è in attesa di giudizio, vive con la madre e per mangiare si reca nei locali di un'associazione caritatevole.