Roma-Lazio, ormai è guerra dopo il derby
Pallotta «Frasi sciocche e ignoranza»
Lotito «Nel 2014 la Roma perde 38 milioni»

Roma-Lazio, ormai è guerra dopo il derby Pallotta «Frasi sciocche e ignoranza» Lotito «Nel 2014 la Roma perde 38 milioni»
di Gianluigi Giannetti
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Martedì 13 Gennaio 2015, 18:33 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 08:37

«A parte le poco rispettose espressioni usate nei confronti di un collega, il presidente Pallotta dovrebbe rileggersi il bilancio della società da lui presieduta, approvato pochi mesi fa, e ricordarsi quindi che solo nell'arco dell'anno 2014 ha perso oltre 38milioni di euro presentando inoltre un patrimonio netto negativo consolidato di oltre 81milioni di euro». Questo il testo e il tono della nella nota con cui Claudio Lotito, presidente della Lazio, replica ancora al James Pallotta in quella che sta diventando una vera sfida, spostando però definitivamente la questione fuori dal campo di calcio, sui temi della credibilità finanziaria dei due club. Inevitabilmente un tasto che rende sensibile entrambi i manager.

Selfie inopportuni, scommesse e soprattutto conti, in uno scambio di consigli e opinioni dal volume crescente tra i due dirigenti del calcio romano.

Lotito schernisce Pallotta, sul vivo: «Gli auguriamo pertanto che a partire dal 1 luglio 2015 sia in grado di rispettare le norme del fair play italiano, norme che la Lazio rispetta da oltre 10anni»

Il comunicato de numero uno biancoceleste non chiude sicuramente la questione, ma naturalmente segue a sua volta la bordata di risposta pubblicata sul sito della società giallorossa. Pallotta a sua volta rispondeva, replicava, si difendeva e attaccava: «Lotito continua a rilasciare dichiarazioni sciocche e che denotano ignoranza intorno agli aspetti economici del nostro club. La prossima volta che verrò a Roma sarà mia cura cercare di renderlo edotto in merito alla nostra solidità e redditività finanziaria. Lo farò come se parlassi a un bambino, ovvero parlando lentamente e scandendo bene tutte le sillabe. Se non dovesse capirlo neanche questa volta, beh, allora rinuncerò.»

IL FILM DELLO SCONTRO

Dopo il selfie di Francesco Totti arrivano le scommesse, le repliche, i tweet, gli sfottò e le controrepliche. A 48 ore dalla partita pareggiata 2-2 all'Olimpico, Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha iniziato i tempi supplementari lunedì con le dichiarazioni a 'Un giorno da pecora': «Lo scudetto andrà alla Juve, ci scommetto la mia presidenza. Il selfie di Totti è stato inopportuno»

La prima risposta di James Pallotta, ancora quasi scherzosa, è stata affidata al profilo Twitter del club di Trigoria: «È un peccato come Lotito commenti Totti. È stato un gran momento ma avrei quasi preferito un suo selfie con la sua faccia sul gol», ha detto il presidente in un messaggio riportato in inglese e in italiano. Tutto finito? Macché. Al Coni, per un convegno sulla giustizia sportiva, si sono ritrovati Lotito e Mauro Baldissoni, direttore generale della Roma. Il dirigente giallorosso, sollecitato dai cronisti, piazzava un'altra stoccata: «Scommetto sullo scudetto? No, no, alla Lazio sono esperti di scommesse... noi non ce ne intendiamo», ha detto. «C'è il rischio che se» Lotito «si gioca la presidenza anche i tifosi della Lazio faranno il tifo per la Roma», ha aggiunto facendo riferimento al rapporto non sempre idilliaco tra il popolo biancoceleste e il numero 1 della società.

Impossibile non innescare una bordata da Formello. «Baldissoni ha detto che siamo esperti nel campo delle scommesse? Non voglio fare polemiche, ma vorrei dirgli di non perdere tempo dietro a queste cose e di dedicarsi invece a tenere in ordine i conti della propria società», ha detto Lotito, spostando il mirino sulla situazione finanziaria dei cugini. «Se vuole può venire a Formello -ha aggiunto- così gli facciamo vedere le scommesse vinte ai fini del risanamento e dell'efficienza della Lazio».

Quasi a margine dell'attacco vero, quello sui conti, la riflessione sul selfie di Totti: «Inopportuno in quel contesto e in quel momento, tanto è vero che dopo ci sono stati dei problemi di ordine pubblico. Immaginate adesso cosa può capitare dalla prossima giornata se ognuno fa la stessa cosa. Il telefonino innanzitutto non può essere detenuto all'interno del recinto del campo, quindi è motivo di sanzione, ma adesso se ricapiterà cosa accadrà? Sarà sanzionato come comportamento oppure no? Se verrà sanzionato vorrà dire che ci sarà una disparità di trattamento».

«Quello che io chiedo alle persone che hanno un alto tasso mediatico -ha proseguito il presidente- è di avere il senso della responsabilità dei propri comportamenti nei momenti opportuni. E avrei detto le stesse cose a un calciatore della Lazio, ma un mio giocatore non lo avrebbe mai fatto perché è educato e ha rispetto dei valori».