Il Parma riparte dalla D. Il socio Guido Barilla: «Sono tifoso del Milan, in fondo neanche Squinzi tiene per il Sassuolo»

Il Parma riparte dalla D. Il socio Guido Barilla: «Sono tifoso del Milan, in fondo neanche Squinzi tiene per il Sassuolo»
di Vanni Zagnoli
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Mercoledì 1 Luglio 2015, 20:34 - Ultimo aggiornamento: 20:57
Qui si è fatta la storia, è rimasto tutto come in serie A. Lo stadio, per la verità meno curato rispetto a Parma, i tifosi in conferenza stampa, sono cambiate le categorie, tre in meno rispetto alla serie A. Il club crociato riparte dalla D e senza debiti perchè, sostiene il vicepresidente Marco Ferrari, “provarci per la B non aveva senso: c’erano troppi debiti, che avrebbero condizionato anche lo scenario futuro”.

Nevio Scala sarà il presidente (“Lavorerò gratis, mantengo sempre le promesse”), parla di calcio biologico: “Senza veleni, come la mia azienda agricola, la sto riconvertendo. Se c’è una malattia, si cura”. Fra i dodici soci, il più atteso è Guido Barilla, lascia però fuori la multinazionale della pasta, partecipa a titolo personale. “Sono sportivo da quando sono nato - racconta -, non ho mai fatto il calciatore perché non ne ero capace. Mi ritrovo assieme a questo gruppo di amici entusiasti per cominciare una storia diversa da quelle viste. Molti di noi sono imprenditori, abbiamo grande passione per la nostra città: vogliamo che il calcio risorga, quanto è successo qui è estremamente triste. Il progetto va affidato a professionisti, la squadra ripartirà da zero, con grande umiltà. Crescerà in modo sano, speriamo si intraprenda una strada di grandi successi”.

L’idea è partita a febbraio, quando il vecchio Parma alimentava speranze vane, passando dagli uomini di Rezart Taci a Manenti e poi alla curatela fallimentare. “Quando ci sono state le aste, ci siamo detti: “Fermiamoci, vediamo quello che succede”. Speravamo anche noi nella B, ora pensiamo di fare qualcosa di differente. Io devo questo impegno al Parma. Sono milanista da sempre.Questo non vuol dire nulla, la mia dedizione per la squadra sarà totale. In fondo Squinzi ha reso grande il Sassuolo pur essendo tifoso rossonero”.

In fondo quando il presidente di Confindustria prese i neroverdi ne evitò il fallimento e la ripartenza dall’Eccellenza, conservò la C2 e il resto è storia. Tempo due anni e il Parma potrebbe ritrovarsi in B. Intanto coinvolge 200 sostenitori, nella “Parma partecipazioni calcistiche”, presieduta da Corrado Cavazzini. Direttore generale sarà Luca Carra, che svolgeva questo ruolo nell’Erreà, l’azienda di abbigliamento sportivo di San Polo Torrile. “Nel caso spenda più di 50mila euro - sottolinea il vicepresidente Ferrari -, dovrà avvisare prima noi. Non lasceremo mai un uomo solo al comando, per evitare che finisca come sappiamo, quando una persona ha tutto il potere concentrato su di sè”.

Il riferimento è all’ex presidente Ghirardi, il bresciano delle illusioni. Qui sono tutti parmigiani o parmensi, nessuno farà il passo superiore alla gamba… Resta la concorrenza della famiglia Corrado, che pure ha ottenuto in concessione lo stadio Tardini. ”La rispettiamo - conclude Ferrari -. Noi abbiamo fatto quanto dovevamo, attendiamo serenamente la decisione della Figc. Vogliamo essere giudicati dai fatti”. Il nuovo Parma sarà presto loro.