Roma-Fiorentina 0-2: crisi giallorossa, due gol di Gomez eliminano Garcia e i tifosi contestano la squadra

Roma-Fiorentina 0-2: crisi giallorossa, due gol di Gomez eliminano Garcia e i tifosi contestano la squadra
di Ugo Trani
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Martedì 3 Febbraio 2015, 18:32 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 10:13

La sbandata sotto il diluvio. Dalla serie infinita di pareggi, 4 di fila in campionato, alla sconfitta nel quarto di Coppa Italia contro la Fiorentina che adesso sfiderà la Juve in semifinale: la Roma è davvero sparita. Mancano il gioco e la corsa. La fragilità è tattica, tecnica e mentale. Montella, primo successo contro la sua ex squadra al decimo tentativo, fa un figurone davanti a Garcia: 2 a 0 giusto e pulito. L'organizzazione dei viola scopre le lacune del sistema di gioco del collega che non è ancora riuscito a trovale la soluzione ai problemi attuali del suo gruppo, fiacco e disorientato.

SOLO META' TEMPO

I giallorossi durano meno di mezz'ora. Quella iniziale. Di solito sbagliano, in campionato, l'approccio. In Coppa Italia si chiameranno fuori nella ripresa, consegnando la partita e la qualificazione alla Fiorentina. Che fa due gol simili, sempre con Gomez, il centravanti che la Roma ancora aspetta. E' stato acquistato Doumbia, ma sta in Guinea per la Coppa d'Africa. Negli ultimi venti minuti debutta Ibarbo che non è prima punta ma esterno. Mossa della disperazione di Garcia che deve far lavorare di più i suoi giocatori in settimana. Innanzitutto per ritrovare la brillantezza, smarrita da quattro mesi, la notte del 5 ottobre a Torino nello scontro diretto con la Juve. E per sistemarsi meglio in campo, dove confusione e approssimazione rendono vulnerabile la Roma.

INTERPRETI IRRICONOSCIBILI

Senza personalità e fiato è difficile competere. Quindi l'alibi delle assenze non regge. Il calo di Maicon, Astori, Pjanic, Totti e Florenzi è evidente. Sono titolari in crisi d'identità e di energie. Keita, Nainggolan e Ljajic possono far poco. Paredes, titolare contro la Fiorentina, sembra ancora acerbo. Ibarbo è appena arrivato. Manolas si conferma inesperto. Per la corsa scudetto il gruppo deve ritrovare la condizione migliore e anche la convinzione mostrata nella stagione scorsa. La Roma di oggi non è squadra. E per ripartire non bastano solo Gervinho e Doumbia. Perché, alla lunga, conta sempre più il coro dei solisti.

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