Renzi: «Se parlo, italiane fuori da Champions» Malagò: «Tavecchio? Un passo indietro ci sta»

Renzi: «Se parlo, italiane fuori da Champions» Malagò: «Tavecchio? Un passo indietro ci sta»
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Giovedì 31 Luglio 2014, 19:35 - Ultimo aggiornamento: 1 Agosto, 18:17

Se dicessi una parola su Tavecchio da presidente del Consiglio forse Juve,

Roma e Napoli non potrebbero giocare la Champions League. Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo alla direzione del Pd. «Mi ha fatto molto ridere chi su Twitter dice, non hai detto una parola su Tavecchio! - ha spiegato - Ma se dicessi una parola su Tavecchio in veste del presidente del Consiglio l'Italia potrebbe essere squalificata dalle competizioni. Sarebbe l'unico modo per non mandare Juve e Roma in Champions, magari sarebbe contento il milanista Orfini. C'è un regolamento che, giustamente, impedisce alla politica di mettere bocca», ha ricordato il premier.

Intanto non cambia la posizione di Carlo Tavecchio dopo il colloquio durato quasi tre ore con il presidente del Coni Giovanni Malagò. «Fino a quando avrò il sostegno delle Leghe andrò avanti con la candidatura alla presidenza Figc», ha ribadito Tavecchio, lasciando subito il Foro Italico dopo la fine dell'incontro.

LE PAROLE DI MALAGO'

Queste le parole del Presidente del Coni, Giovanni Malagò, al termine dell'incontro con Carlo Tavecchio.

«Tavecchio ha ribadito le sue scuse, ma non si può accettare una frase come quella che ha detto, non può andare bene al mondo dello sport e non solo. Il commissariamento della Figc però, non è praticabile. A meno che i candidati non si ritirino».

«Il passo indietro di Tavecchio in questo momento non è ipotesi sul tavolo, ma ci sta. Lui deve rispondere alla sua coscienza». Ha aggiunto Malagò.

«Gli ho detto con grande onestà di non aspettarsi sconti fino all'11 agosto (data delle elezioni federali, ndr) perché questo è il contesto che si respira. Non si può nascondere il sole con un dito. Gli incontri di oggi con lui e con l'altro candidato (Albertini) sono stati positivi, e penso comunque che da qui all'11 agosto ci potrebbero essere diciamo delle novità».

«Tavecchio presidente federale nonostante la gaffe? Se la democrazia elettorale, e l'autonomia che deve essere preservata, chiede questo bisogna saperlo accettare - la posizione di Malagò -. E a quel punto credo che la cosa migliore sia prepararsi a quello che può succedere dopo l'11 agosto, perché credo che il contesto non possa migliorare. Ho parlato con lucidità e sicuramente la pressione non cambierà».

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