Ultrà del Giulianova assaltano l'albergo e costringono il portiere alla rescissione

L'albergo
di Francesco Marcozzi
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Giovedì 8 Ottobre 2015, 19:08 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 09:08
GIULIANOVA - Assalto all'hotel dei calciatori del Giulianova. E' successo l'altra notte attorno alle 23,30: una decina di ultras si è presentata davanti all'Hotel Kiara sul lungomare sud dove sono alloggiati undici calciatori giallorossi. In base alla ricostruzione fatta dagli stessi, gli ultras, che avevano inscenato una dura contestazione nei confronti dei giocatori già alla fine della gara persa a Montegranaro domenica scorsa, sono penetrati nell'albergo-residence da una porta sul retro e non da quella principale che si affaccia sul lungomare. Hanno raccontato che il gruppetto, formato da non più di dieci persone, ha insistito perchè aprissero immediatamente la porta delle loro camere e, ottenuto questo obiettivo, ha preteso che gli stessi scendessero al piano terra dove c'è stato un duro confronto.

NELL’OCCHIO DEL CICLONE - A un certo punto uno dei contestatori ha chiesto e ottenuto (i giocatori parlano di minacce) che il portiere Vittorio Rossetti di Lanciano telefonasse al direttore sportivo Moris Carrozzieri annunciando che l'indomani (oggi; ndr) avrebbe rescisso il contratto e lasciato Giulianova. Cosa che in effetti è avvenuta. Per la cronaca va ricordato che il giovane portiere era finito nell'occhio del ciclone perchè nella serata della vittoria sul Matelica, invece di tornare in albergo, come aveva chiesto l'allenatore Francesco Giorgini in quanto era stata una gara dura e la squadra era attesa da un turno infrasettimanale, assieme ad altri compagni aveva preferito trascorrere una serata in discoteca. Giorgini, molto contrariato, aveva posto Rossetti e gli altri calciatori fuori squadra ed in porta l'estremo difensore non c'era andato più, al punto che si parlava sì di una rescissione del contratto, non subito ma di comune accordo con la società a dicembre, alla riapertura delle liste di trasferimento. Ma alla tifoseria organizzata quella serata in discoteca non era mai andata giù e i calciatori erano già stati contestati sia ad Agnone dopo la brutta sconfitta per 5-0 e poi domenica scorsa dopo la battuta d'arresto con il Folgore Veregra a Montegranaro.

In quel caso le critiche non avevano risparmiato nemmeno la compagine societaria e solo Giorgini si era salvato ed è per questo che nell’articolo di ieri l'altro avevamo chiesto al tecnico, che ha carisma sui tifosi, di intervenire per evitare il ripetersi di scene come quelle viste nelle Marche. Purtroppo le acque non si sono calmate e l'altra sera le cose sono precipitate. Ieri mattina i nove giocatori vittime della contestazione notturna (altri due non si sono accorti di nulla e sono rimasti in stanza a dormire), sono stati accompagnati in caserma dal comandante del Nucleo radiomobile, Di Brindisi, per sporgere denuncia contro ignoti anche se qualcuno è stato identificato.

SERRAIOCCO - Un vero peccato che accadano queste cose, al di là dell'aspetto morale, perché nella stessa serata a Pescara gli attuali dirigenti avevano avuto un incontro con il commercialista Vincenzo Serraiocco, consulente della società, che aveva confermato la volontà, con il suo gruppo, di potenziare da subito l'organico della squadra e si comprende bene come queste cose non aiutino.
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