L’Uruguay, invece, annienta il Cile in un match caratterizzato dai precedenti attriti della Coppa America, fra cui l’ormai celebre vicenda Jara-Cavani. I due sembrano chiarirsi a fine gara, mentre il pubblico celeste fischia il cileno a ogni intervento. La Celeste vince 3-0 grazie al suo stile solido e con 3 gol su calci piazzati. Il vantaggio è di capitan Godin, devastante in quest’avvio di eliminatorie; il raddoppio dell’interista Alvaro Pereira (in prestito all’Estudiantes). Lo juventino Caceres chiude i conti con la specialità della casa: colpo di testa su calcio d’angolo. Il Maestro Tabarez si prende il secondo posto, dimostrando significativi progressi rispetto al gioco espresso nella Coppa America.
Il Brasile si ritrova nell’abbraccio nordestino di Salvador, rifilando un netto 3-0 al Perù di mister Gareca. Il 2015 di Dunga si chiude con un nuovo cambio di tattica e uomini: il gaucho manda in campo dal primo minuto Douglas Costa e Renato Augusto, autori del primo e del secondo centro. Di Felipe Luis il 3-0. La Seleção non impressiona, ma dimostra piccoli progressi: maggior efficacia nel possesso palla, triangolazioni rapide, buona intesa fra Douglas Costa, Willian e Neymar, protagonista di una gara regolare. Dunga ricalca il 4-1-4-1 del Corinthians, mentre Willian conferma ancora una volta di essere l’uomo più in forma dei verde-oro. Il Brasile, attualmente terzo, riprenderà il cammino a marzo 2016 contro l’Uruguay, secondo in classifica. Il Paraguay, quarto, vince per 2-1 contro la Bolivia, mentre il Cile scala in quinta posizione, quella dello spareggio. L’Argentina torna dalla Colombia con 3 punti pesanti, conquistati grazie all’1-0 firmato dal laziale Biglia.